Canton: “Abbiamo annullato il congresso per due schede”

Il caso brogli nel carroccio, parla il segretario provinciale leghista: "Rifaremo le votazioni il primo aprile, vogliamo la massima trasparenza". Ma i maroniani sono agguerriti

«Ci sono state due schede contestate. Ma piuttosto che lasciare qualche dubbio abbiamo preferito annullare la votazione dei delegati al congresso della Lega Nord, e ripetere tutte le operazioni. La prossima convocazione è fissata per il primo aprile, e speriamo che non ci siano scherzi». Caso brogli, nella Lega Nord, interviene il segretario provinciale Maurilio Canton (foto), che spiega perché lui e il segretario nazionale della Lombardia Giancarlo Giorgetti abbiamo deciso di annullare il “congressino” di domenica scorsa, che doveva eleggere 47 delegati per l’importantissima assise nazionale di Milano (nel gergo leghista la Lombardia è una nazione).
Il caso è considerato uno scandalo interno ma il segretario provinciale cerca di chiarire. «Non capisco chi possa dire che è colpa delle segreteria provinciale, quando il mio intervento è invece in direzione della massima trasparenza, più di così che cosa potevo fare? Certo, qualcuno ha probabilmente commesso un errore, o forse altro. C’erano 331 schede scrutinate quando i votanti effettivi erano 329. Questa è la verità. Come sia stato possibile dovremo accertarlo. Spetta alla commissione verifica poteri, e al presidente del congresso che è Giulio De Capitani, capire che cosa sia accaduto. Quanto alla circostanza che i delegati eletti fossero in maggioranza vicini al ministro Maroni, questo non lo sa nessuno perché i risultati non sono mai stati resi noti».
Il caso è scoppiato anche a livello nazionale. Il punto è delicatissimo. I congressi nazionali e il congresso federale sono considerati dai maroniani la prova decisiva per dimostrare che il partito sta con i “barbari sognanti”, i supporter di Maroni. La guerra nel carroccio non è finita e basta leggere certi commenti su internet per capire che c’è aria da resa dei conti. Come scrive il sindaco di Tradate Stefano Candiani: «Il fatto può essere doloso, colposo o volontario o premeditato… ma una cosa deve essere chiara da subito – ha postato su facebook – chi ne è responsabile deve pagare per questa nuova ferita inferta alla Lega. E gli organi preposti nazionali e provinciali, devono sanzionare severamente i responsabili, per ripristinare la credibilità e la serietà del movimento. Questo farei io se fossi segretario provinciale».
 

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Pubblicato il 13 Marzo 2012
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