Fondazione, la Corte dei Conti acquisisce i bilanci
L'analisi della documentazione sarebbe partita dal biennio 2008/09, il sindaco intanto esclude l'azione di responsabilità. Ma la magistratura contabile potrebbe ispezionare anche Amsc
La Corte dei Conti chiarirà cosa è successo nella Fondazione: gli atti di alcuni anni di esercizio dell’ente che gestiva i teatri gallaratesi sono già stati richiesti. A spiegarlo è il sindaco Edoardo Guenzani, che però precisa anche che il Comune non promuoverà alcuna azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori.
«Dopo la deliberazione della Corte, a questo punto – spiega Guenzani – gli atti sono obbligati, per accertare quanto è successo: attenzione, non parliamo di un tribunale, perché qui non si parla di reati. Sarà la stessa Corte dei Conti: mi risulta che mentre la sezione della Corte inviava la deliberazione, nello stesso momento la segreteria ha richiesto i bilanci della Fondazione 2008/2009 al liquidatore. Questo significa che ci sono approfondimenti già in corso». Sarà dunque la magistratura contabile a partire con l’analisi di quel che è successo. «La deliberazione della Corte dei Conti – conclude il sindaco – fa risuonare un richiamo sulla gestione avvenuta in passato. Ne prendiamo atto, senza nessun atteggiamento di demonizzazione di cui qualche giornale ha scritto: ora lo scrive anche la Corte dei Conti».
Quanto a possibili azioni di responsabilità, il sindaco le esclude, perché «sarebbe necessaria nel caso ci fosse un danno erariale all’ente». E anche se il Comune ha immesso denaro fresco anche negli ultimi tempi, quando la situazione era già compromessa, in questo caso sono i creditori ad aver avuto il danno maggiore e quindi è possibile che da loro parta l’eventuale azione: i crediti riguardano i fornitori di beni e servizi, ma anche i lavoratori, visto che – pare – non vi siano risorse sufficenti neppure a coprire il TFR dei dipendenti (che pure dovrebbe essere accantonato).
Resta poi l’altra faccia della medaglia: quell’indicazione chiara venuta sull’impiego di ulteriori risorse. «Per noi diventa un monito, per i comportamenti futuri: da un lato è impensabile sanare debiti di enti partecipati, dall’altro ci dice che le Fondazioni dovranno rimanere nei limiti del contributo deliberato». E qui la mente va alle società partecipate come Amsc e 3SG, ma anche alla Fondazione che gestisce il Maga, i cui conti saranno all’esame settimana prossima (commissione mercoledì 28 marzo). E ci sono voci accreditate secondo cui la Corte dei Conti starebbe già per bussare alle porte di Amsc per verifiche.
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