Gli indignati fagnanesi falliscono la prima prova “off line”
Si erano organizzati tramite facebook per “presentarsi, conoscersi e condividere” ma la risposta dei cittadini è stata tiepida. Gli indignati non si perdono d’animo e pensano già al prossimo incontro
Se gli indignati spagnoli si erano ritrovati alla Puerta del Sol e quelli egiziani in Piazza Tahrir, quelli fagnanesi hanno scelto l’aula magna della scuola Fermi. Il movimento, nato da un nutrito e partecipato gruppo facebook, era al primo appuntamento off line ma l’esito non è stato dei migliori. «Vogliamo costituire un movimento che faccia pressione verso questa amministrazione, sorda verso i cittadini» è stata la frase di apertura di Gloria Garbellini, una delle madri del movimento. Ma oggi è l’altra amministratrice del gruppo, Nadia Berti, a mettere nero su bianco la delusione della serata. “Vorrei esprimere la mia delusione per l’incontro di ieri sera, per la scarsa partecipazione” ha scritto proprio sul loro gruppo facebook “anche i fagnanesi nel loro piccolo si incazzano, via Legnano e Co.”. E infatti, la prima prova nel mondo reale per gli incazzati fagnanesi ha avuto una risposta da parte di cittadini piuttosto scarsa. A fronte di 362 membri, i partecipanti all’assemblea sono stati una trentina (alcuni dei quali palesemente “contro” al gruppo stesso). Tra i tanti assenti, anche la gran parte dell’amministrazione. Solo l’assessore Sergio Broggini ha scelto di partecipare ed è stato proprio a lui a dover difendere l’operato dalle frecciate che, al di là del numero dei partecipanti, sono arrivate numerose.
Il momento di dibattito è stato scandito dai 3 grandi temi che hanno portato il gruppo a formarsi: la situazione di grave pericolosità di via Legnano «con l’assenza di marciapiedi o sistemi di riduzione della velocità» (motivo per cui è nato il gruppo stesso, ndr), lo stato di abbandono di via Tronconi «con i lampioni spenti e ruderi pericolanti» e la questione della bretella SP11 – SP22 che «pur non servendo a Fagnano, occuperà 42 metri di parco per 5 chilometri di lunghezza, distruggendo la fauna e diverse attività imprenditoriali». L’assessore Broggini ha cercato di difendere l’operato dell’amministrazione – immobilismo secondo gli “incazzati”- ma è stato bersagliato con pesanti critiche tanto che questa mattina su facebook si critica “la marcia indietro fatta dall’assessore […] che non deve dire "non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire" quando siete voi in primis dell’amministrazione i sordi e contraddittori”.
La serata, quindi, non ha raggiunto gli obiettivi che si sarebbe proposta con l’amministrazione che non ha preso nessun impegno specifico ma con la volontà da parte degli incazzati di organizzare un nuovo incontro. Sperando in una partecipazione più numerosa.
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