I ragazzi varesini affascinati dalle scienze umanistiche

L'analisi dei dati sulle iscrizioni agli istituti superiori descrivono una parità tra iscrizioni a indirizzi scientifici e indirizzi umanistici. Nonostante gli sforzi per aumentare il gradimento tecnologico

Nonostante il futuro lo descrivano come "tecnologico" e iperscientifico, i quattordicenni varesini insistono con l’amare l’ "Umanesimo" e tutte le sue declinazioni. I dati delle iscrizioni alle superiori disegnano una timida crescita dell’area tecnologica a fronte di una decisa tenuta del comparto umanistico con il liceo linguistico che ottiene lo 0,5% in più delle preferenze rispetto allo scorso anno, la tenuta dei licei delle scienze umane e del classico e la flessione dello scientifico dove si è registrato il tonfo dell’indirizzo "scienze applicate" (-0,9% ) : « La lettura dello scientifico è legata soprattutto al messaggio, abbondatemente diffuso, che le scienze applicate fossero più difficili del percorso tradizionale – spiega il dirigente dell’Uffio scolastico provinciale Claudio Merletti – La fotografia mostra una sostanziale tenuta dei due comparti e ciò non va bene. Il sistema formativo ed economico spinge molto su percorsi scientifici tecnologici e i risultati non sono incoraggianti».

In numeri, tra i ragazzi di terza media, 3545 hanno scelto il percorso liceale (40,3%), 2668 l’istruzione tecnica (30,6%), 1011 un indirizzo professionale quinquennale ( 11,5%) e 1554 il percorso formativo regionale triennale ( 17,7%). 
Tra i licei, dicevamo, lo scientifico paga alunni a linguistico e scienze umane, mentre tengono bene sia classico, sia artistico, sia musicale e coreutico (Il liceo candiani di Busto non ha raggiunto il numero minimo di iscrizioni all’indirizzo musicale). 

Nell’istruzione tecnica, si registra l’ottima performance della "meccanica-meccatronica"  che in due anni ha visto l’aumento di 280 iscrizioni.  Apprezzate anche le offerte di informatica e telecomunicazioni (389 iscritti) e di elettronica ed elettrotecnica ( 238). Decisamente sottotono le richieste per gli indirizzi di amministrazione e marketing ( la vecchia ragioneria) con il solo Itc Tosi in decisa controtendenza grazie alle sue specifiche scelte di internazionalizzazione. Ferma l’emorragia di iscrizioni l’ex geometri ( Costruzioni, ambiente e territorio) che è riuscito a confermare, nelle sue sette scuole, l’andamento dello scorso anno. Segnano un brusco stop, infine, la chimica e il sistema moda. 

In campo professionale, tra i percorsi quinquennali spopolano l’alberghiero e l’enogastronomico che vendono nel Falcone la scuola di riferimento. L’istituto di Gallarate è stato preso letteralmente d’assalto e oggi si trova a dover "riorientare" sul Verri di Busto ( 5 anni) e sull’Enap ( 3 anni) almeno 200 richiedenti. Mantiene i livelli raggiunti lo scorso anno l’offerta "servizi socio sanitari" all’interno del quale è ormai diventato un’autentica opportunità il corso di ottico. Ottima risposta, vera novità del prossimo anno, anche per l’offerta dell’Isis Newton per l’agricoltura e lo sviluppo rurale che ha ottenuto 31 iscrizioni. In difficoltà, invece, tutto il settore dei servizi industriali e artigianali che scontano la mancanza di chiarezza sui reali percorsi disponibili. 
Buona, infine, la domanda nella formazione triennale regionale, con prevalenza delle opzioni operatore del benessere, panificatore – pasticcere, riparatore di autoveicoli e operatore elettrico. Di scarso interesse, invece, i percorsi triennali legati al settore commerciale e amministrativo.  

Chiuse le iscrizioni, parte ora la grande macchina organizzativa per l’anno scolastico 2012-2013. Il primo problema riguarda il soprannumero: ci sono almeno 700 alunni che vanno riorientati: « Il problema non è solo la capienza massima di ogni singolo istituto come nel caso di Falcone, Manzoni, Tosi e Crespi o di corsi professionali di estetista o operatore del benessere – spiega il dirigente Merletti – ma anche di iscrizioni minime per formare una classe. Ci sono corsi che non raggiungono il quorum minimo per partire  ( 20 alunni). Quei ragazzi vanno riorientati su indirizzi similari entro il 10 marzo. Il periodo di contrazione delle risorse impone una pianificazione attenta delle situazioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2012
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