Insubria: “Si faccia chiarezza sul concorso contestato”
Lo chiedono tre storici docenti della facoltà di economia: Angelo Guerraggio, Gianluca Colombo e Patrizia Gazzola in una lettera pubblica sulla vicenda
Porta la firma di tre storici docenti dell’università dell’Insubria, una lettera inviata a VareseNews, che ribadisce la necessità di fare chiarezza in merito al recente concorso della facoltà di economia, contestato duramente da un blog di ricercatori. La polemica, ripresa da siti specializzati e giornali on line, ha riguardato la procedura di selezione per un posto da ricercatore in politica economica. Un concorso che, secondo le accuse, si sarebbe concluso con la scelta del candidato meno preparato ma favorito dai commissari, una tesi che è stata completamente respinta dai selezionatori.
In attesa di fare luce sulla vicenda i tre professori, Angelo Guerraggio (ordinario di matematica), Gialuca Colombo (ordinario di economia aziendale) e Patrizia Gazzola (ricercatrice di economia aziendale) chiedono di sospendere la presa in servizio del giovane ricercatore vincitore. «Troviamo giusto – scrivono – che i mezzi di informazione si occupino delle vicende dell’Università, anche quando queste non sono le più esaltanti. Niente da dire, quindi, a proposito dell’attenzione che avete recentemente dedicato a un concorso svoltosi
presso la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria (dove siamo ricercatori e professori ) se non un generale apprezzamento per il ruolo positivo che spesso l’informazione svolge appunto nel portare alla luce situazioni davvero imbarazzanti. Formalmente, pensiamo adesso al concorso in questione, la Facoltà non c’entra con gli esiti dello stesso: c’è una commissione che valuta e c’è un rettore che sancisce la legittimità della procedura. La Facoltà non può che prenderne atto.
Tuttavia c’è un obiettivo di trasparenza e di massima correttezza che la stessa Facoltà vuole perseguire. Crediamo che vada letta in tal senso la probabile decisione della Facoltà di Economia di non chiedere, in questo caso, l’anticipazione della presa di servizio del vincitore della valutazione comparativa in oggetto in modo da lasciare il tempo adeguato perché ogni ombra sia dissipata. Se così fosse, sarebbe un modo per schierarsi concretamente, e non solo a parole (più o meno facili), a favore di quegli obiettivi di trasparenza e correttezza che prima richiamavamo».
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