La Reggina dei giovani all’assalto della zona playoff

I ragazzi di mister Gregucci sono a soli 3 punti di distanza dal Varese: tanti i giocatori prodotti in casa, nati e cresciuti in Calabria o negli immediati dintorni (al di là dello Stretto)

All’assalto della serie A con i giovani. La Reggina di mister Gregucci, subentrato a campionato in corso a Breda, lotta a ridosso della zona playoff: in classifica ha 46 punti, tre in meno del Varese al momento al sesto posto, l’ultimo disponibile per gli spareggi promozione. Squadra costruita in gran parte in casa dal patron Lillo Foti, rinunciando ai grossi nomi (l’ultimo a partire è stato Missiroli con destinazione Sassuolo), tranne Bonazzoli, anima spesso panchinara della squadra. I risultati stanno dando ragione al presidente calabrese: fuori casa gli amaranto hanno un ruolino di 4 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte (in tutto 12 vinte, 10 pari e 9 perse), con 22 gol fatti e 19 subiti (in totale sono 51 fatti e 40 presi). All’andata finì con un rocambolesco 3-2 per i reggini, con gol decisivo del “varesino” Colombo. 

In porta la Reggina ha lo specchio delle scelte della società: Zandrini, 21enne arrivato dal Foglino a gennaio, vera e propria scommessa per ora vinta dalla società calabrese. In difesa Gregucci dovrà fare a meno di Adejo infortunato e Freddi squalificato e quindi a disposizione ci sono solo Angella, altro arrivo di gennaio, Emerson e Cosenza: giocheranno i primi due, con sulle fasce uno tra Colombo e D’Alessandro e dall’altra parte Rizzato. A centrocampo il giovane e promettente Ragusa è la stellina della squadra, schierato all’ala con Barillà, mentre al centro il duo titolare dovrebbe essere composto da Rizzo e Armellino (assenti De Rose e Nicolas Viola), giovani e forti fisicamente, con l’ex Pro Patria Melara, il giovane e talentuoso Montiel e Castiglia a disposizione. Davanti il duo centrale dovrebbe essere composto da Campagnacci e Alessio Viola, il più giovane dei due fratelli calabresi doc che fanno e faranno la fortuna (sia in campo che in banca) della Reggina. In panchina a disposizione c’è il capocannoniere della squadra Ceravolo, autore di 8 reti finora (a 7 ci sono Campagnacci e Ragusa), oltre al bomber Bonazzoli, un po’ appannato e fisicamente non al meglio, ma sempre pericoloso grazie alla sua esperienza.  

Gregucci alterna la difesa a 4 con quella a 3: fuori casa dovrebbe optare per il modulo con quattro difensori, anche se sulle fasce i terzini sono molto propensi al gioco offensivo, tant’è che spesso anche Ragusa è stato schierato da laterale di difesa. In mezzo al campo, senza Nicolas Viola e De Rose, duo fatto di muscoli, cervello e piedi buoni, il compito di dettare i tempi di gioco viene delegato al giovanissimo Armellino, arrivato dal Sorrento a gennaio, in coppia con l’altro baby Rizzo, più mediano centrale difensivo che regista, ricercatissimo sul mercato e considerato da molti il nuovo Gattuso. Sulle ali c’è grande facilità di corsa e tecnica, con Ragusa che in forma può far male a chiunque: nato al di là dello Stretto come Rizzo, si è fatto le ossa al Genoa (proprietario del cartellino) e sta dimostrando di meritare la serie B e forse anche di più. Dall’altra parte Barillà è più accorto e meno tecnico, ma garantisce maggiore copertura e fisico. Occhio all’altro giovanissimo Montiel, paraguayano di 23 anni, pescato dall’Udinese e girato in prestito in Calabria: la scorsa giornata di campionato ha affossato il Livorno con un super gol. Anche in attacco non manca un giovane in rampa di lancio: Alessio Viola, classe ’90, anche lui in gol contro il Livorno, è forse meno conosciuto del fratello (acquistato dal Palermo per giugno) ma ha colpi da campione. Gli altri sono più maturi, ma comunque da tener d’occhio: Campagnacci è un gran corridore, non freddissimo sotto porta, ma abile a trovare gli spazi per inserimenti pericolosi; Ceravolo sta vivendo una stagione di grazia condita da parecchie reti: anche lui si muove molto, è una prima punta finta che crea spazi per i compagni; Bonazzoli non ha bisogno di presentazioni, per lui parlano i tantissimi gol fatti in carriera: non è al meglio e sta facendo più fatica del previsto a trovare spazio, ma basta la sua presenza in area a far paura alle difese avversarie. Il reparto arretrato è forse la zona più debole dei calabresi: Emerson è un libero vecchio stile, lento, ma con i piedi buoni, mentre Angella (in prestito dall’Udinese) è uno stopper pronto per la serie A. Spesso viene a mancare la copertura dalle fasce a causa della spinta a volte esasperata richiesta ai terzini da mister Gregucci: proprio in quella zona mister Maran potrebbe trovare la chiave per perforare il fortino reggino.

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Pubblicato il 23 Marzo 2012
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