Legambiente: “Amminiistrazione sia trasparente e non di parte su Elcon”
I circoli di Legambiente chiedono sia fatta chiarezza e non propaganda sull'impianto per il trattamento dei rifiuti chimici che Elcon vuole realizzare nel polo chimico
Riceviamo e pubblichiamo
Il Coordinamento provinciale di Legambiente ha dibattuto al proprio interno la questione dell’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti della Elcon recycling, la società israeliana che è rappresentata tramite BP SEC nella richiesta di insediamento a Castellanza.
In seguito una conferenza stampa dell’amministrazione del sindaco Fabrizio Farisoglio non ha portato alcun beneficio al dibattito aperto che la nostra associazione ha promosso, nella giornata di sabato 17, per informare e chiedere altre informazioni necessarie.
L’atteggiamento dimostrato dalla Giunta castellanzese non ci piace per la velata simpatia, a nostro avviso, che questa dimostra al progetto di insediamento. Nonostante questa giunta abbia cercato di spostare il peso delle decisioni sui posti di lavoro ben oltre quelli comunicati dalla ditta, noi sollecitiamo oggi all’informazione ed al dibattito civile, così come fatto sabato 17, dove gli aspetti tecnico, ecologico e programmativo sono partecipati secondo le leggi urbanistiche e ambientali.
L’aspetto che si vuole porre al centro della questione è per Legambiente la gestione del ciclo dei rifiuti, quali sono le sostanze da trattare presso Elcon. E’ totalmente assurdo che un impianto fatto per smaltire sostanze molto inquinanti, comunque di tipo industriale nella lista di duecento di cui si intende lavorare, sia più facile da installare che un impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani. Vige un vuoto autorizzativo in regione Lombardia per questi impianti; questa mancanza è l’argomento che apre le porte di impianti dei quali non sappiamo la necessità, il ciclo, la sostenibilità.
Crediamo che le frasi sulla bonifica dell’impianto chimico castellanzese messa a traino di Elcon siano superficiali e inadatte a sostenere un progetto serio e credibile. Avremo modo di discutere meglio il futuro di tutto il terreno del polo chimico nelle sedi opportune.
Invitiamo il Comune di Castellanza nella figura del suo Sindaco in carica a due fondamentali atti di governo: la condivisone delle informazioni sull’impianto proposto e la partecipazione della cittadinanza nel procedimento amministrativo, secondo le norme urbanistiche di valutazione e la democrazia reale. Attendiamo la convocazione di un tavolo di discussione aperto e allargato ai soggetti coinvolti nella problematica vicenda.
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