Malattie renali, una giornata dedicata alla prevenzione

Giovedì 8 marzo ci sarà un filo diretto dalle 8.00 alle 18.00 per rispondere ai quesiti dei cittadini.

Come negli anni scorsi, l’Unità operativa di Nefrologia dell’Azienda ospedaliera di Gallarate aderisce alla campagna di prevenzione delle malattie renali in collaborazione con la Società italiana di Nefrologia e la Fondazione Italiana Rene in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. L’evento è patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero della Salute.
Giovedì 8 marzo ci sarà un filo diretto dalle 8.00 alle 18.00 per rispondere ai quesiti dei cittadini. Chiamando i numeri telefonici 0331751283 – 751250 –751251 –751449, un medico nefrologo fornirà informazioni relative alla diagnosi precoce di danno renale e suggerimenti per mantenersi in buona salute.
Nel mondo una persona su dieci ha un danno renale. Negli ultimi decenni, in Italia come nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti, il numero dei pazienti avviati alla dialisi è più che raddoppiato e continua ad aumentare. Sono soprattutto le persone sopra i 65 anni ad esserne colpite.Purtroppo non si registra un decremento dell’incidenza nelle classi di età inferiore. In USA si calcola che una persona su nove abbia problemi ai reni. In Australia, dove esiste un monitoraggio efficiente, un abitante su sette presenterebbe una compromissione della funzionalità renale almeno iniziale e uno su 1400 sarebbe affetto da una forma grave di insufficienza renale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questo preoccupante aumento di nefropatie come una pandemia. Tra le cause: l’allungamento della vita, una riduzione della cosiddetta mortalità competitiva, condizioni che consentono alle malattie renali di svilupparsi negli anni. Ma sovente una diagnosi tardiva fa sì che non si possano adottare i provvedimenti necessari per limitare il danno.
In Italia, nel 15 % dei casi che giungono alla dialisi non è possibile individuare la malattia che ha condotto il paziente all’uremia. L’insufficienza renale cronica, malattia in crescita, ha un forte impatto sociale. È stato dimostrato che prevenzione e trattamenti precoci sono molto efficaci. Al contrario, un’insufficienza renale, anche lieve, non trattata accresce sensibilmente il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare.
Dai registri di dialisi emerge che l’insufficienza renale terminale può essere causata da molte , differenti affezioni. Nell’ordine si trovano le lesioni renali secondarie all’ipertensione arteriosa e all’arteriosclerosi e il diabete. Seguono per frequenza le glomerulonefriti, le nefropatie interstiziali, talora infettive o secondarie a una ostruzione delle vie urinarie o più spesso legate a un uso inappropriato di farmaci, le malattie renali ereditarie, tra le quali i reni policistici e le lesioni renali secondarie a malattie delle vie urinarie, frequentemente ostruttive, non raramente congenite.
Tutte le età possono essere interessate. Nei giovani predominano le glomerulonefriti, le malattie ereditarie e quelle congenite. Negli anziani prevalgono le lesioni su base vascolare e dismetabolica e la nefroangiosclerosi collegata all’ipertensione arteriosa.

Unità operativa di Nefrologia e Dialisi Azienda ospedaliera di Gallarate:
Responsabile: Enrico Caretta
Organizzatori dell’evento: Piera Farfaglia, medico nefrologo e Barbara Pariani caposala

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2012
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