Alexandra incontra Formigoni: «Smetto il presidio, ma non lo sciopero della fame»
L'incontro alle 21 alle ville Ponti, dopo una giornata che per l'imprenditrice era stata segnata anche dalla visita di Cattaneo. E che ha dato notizie positive a metà, come a metà è stata la sua scelta di "allentare" la protesta
Alla fine della concitata giornata di giovedì 19 aprile 2012, Alexandra si è presentata davvero alle ville Ponti, come le aveva chiesto in mattinata Raffaele Cattaneo, che l’aveva incontrata durante il suo presidio in prefettura per spiegarle gli ultimi sviluppi, positivi però solo a metà, del suo interessamento: ma non ha concesso il lieto fine.
L’imprenditrice, in sciopero della fame da 25 giorni, si è presentata intorno alle 21, all’inizio della cena di beneficenza a cui Roberto Formigoni partecipava come “chef” insieme ad altri politici e personaggi varesini e non, come Roberto Maroni, Attilio Fontana e Cattaneo stesso che l’aveva invitata a incontrare il governatore. Una figura stridente, nel tripudio del buffet a cura di Venanzio: la Bacchetta infatti, già donna minuta, ha perso otto chili durante la protesta. Ed è arrivata fino alla sala Andrea delle ville Ponti per dire che ringraziava per l’interessamento e per l’attivismo nei suoi confronti, che questa buona volontà la spingeva ad abbandonare il presidio davanti alla prefettura – ormai diventato gravosissimo considerate le sue condizioni di salute – e che si sarebbe trasferita a casa, a dedicarsi alla nascita dell’associazione “Varese per Alexandra” che a partire del suo caso vuole creare autonomamente un “fondo cassa volontario” non solo per lei ma per tutti gli alluvionati varesini.
Ma che non avrebbe abbandonato lo sciopero della fame: «Ci sono ancora troppi elementi di incertezza nelle promesse che mi sono state fatte, anche se devo ringraziare chi si è mosso perché ho visto molta determinazione – spiega Alexandra Bacchetta – Ma io sono responsabile di troppe persone: mia figlia, i miei genitori, i miei dipendenti, per correre il rischio di fallire nell’intento. Perciò continuerò con lo sciopero della fame finché non avrò maggiori certezze».
Formigoni, che ha spiegato ai giornalisti di essere “Venuto a Varese per Alexandra” ha parlato con lei dieci minuti in compagnia di Raffaele Cattaneo, chiedendo la privacy della chiacchierata alla folla dei media operatori. Poi è entrato nella sala in cui si svolgeva la serata dopo aver confermato che «La giunta è pronta a firmare i provvedimenti straordinari, appena verrà approvata la mozione in Regione».
Pochi gli altri accenni agli avvenimenti della giornata: che non è stata facile, per il presidente della Regione, tant’è che francamente non ci si aspettava che, Alexandra o no, si spingesse fino a Varese. Una giornata che si è conclusa in una serata ludica, a base di gare di cucina e buffet sontuosi. Ma segnata dall’incontro con una donna che non mangia da 25 giorni, perché chiede i fondi statali che le sono stati promessi.
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