Busto città dei giovani contro tutte le mafie
Oltre 6 mila studenti hanno partecipato al meeting anti-mafie più grande del nord-Italia organizzato da Ammazzateci Tutti, dalle scuole superiori cittadine e dalla consulta provinciale. Un caso che finirà al parlamento europeo
E’ stata la conferma di un progetto vincente e capace di muovere masse di giovani non solo a Busto Arsizio e che potrebbe diventare modello in Europa grazie all’interessamento di almeno due eurodeputati. La seconda edizione di Legalitàlia in Primavera, il più grande meeting contro le mafie del nord-Italia che si svolge a Busto Arsizio, ha colpito nuovamente nel segno e ha visto raddoppiare gli studenti presenti rispetto alla prima edizione. Sono stati almeno 6 mila gli studenti che hanno preso parte alla giornata organizzata da Ammazzateci Tutti Lombardia, dai rappresentanti delle scuole superiori di Busto Arsizio e, per la prima volta, dalla Consulta studentesca provinciale che ha portato a Busto almeno 1000 ragazzi provenienti dalle scuole del resto della provincia di Varese.
Gli studenti hanno partecipato con grande attenzione agli incontri del mattino e hanno riempito
Felicissimo Massimo Brugnone: «Non è la ripetizione di quanto fatto l’anno scorso, solo per il fatto che siamo il doppio» – ha detto il coordinatore lombardo di Ammazzateci Tutti. Per Giulio Cavalli l’importante è che «questa piazza continui ad essere piena anche dopo Legalitàlia, dobbiamo unirci perchè fa comodo a molti che rimaniamo divisi. Nel 2005 questa manifestazione non era nemmeno pensabile – continua Cavalli – ma perchè in questa regione ce ne siamo accorti così tardi, eppure i nostri morti li abbiamo avuti anche noi, abbiamo avuto 150 sequestri di persona, i morti di overdose da eroina negli anni ’80. Dobbiamo dirci che i nostri padri qualcosa l’hanno sbagliato». Sul palco finale anche il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, che ha parlato di Busto «capitale dell’antimafia e ben venga la commissione antimafia europea qui con il nostro quasi cittadino onorario Rosario Crocetta» e l’assessore alla cultura Mario Crespi che ha “incoronato” Massimo Brugnone «faro della legalità a Busto Arsizio» – a chiudere una polemica strisciante che ha accompagnato i giorni precedenti a Legalitàlia.
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