Castellanza, Olgiate e il polo (chimico) della discordia
Tra i due sindaci è un batti e ribatti sul tema caldo del progetto per un impianto di trattamento reflui chimici all'interno dell'area ex-Montedison. Un tempo era considerata una risorsa per tutti, oggi è un grosso problema ambientale
E’ ormai muro contro muro tra Castellanza e Olgiate Olona sul caso Elcon. La decisione da parte dell’amministrazione olgiatese di prendere una posizione netta contro la possibilità che venga realizzato l’impianto di trattamento rifiuti ha molto irritato il sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio che ieri ha definito «prive di fondamento» le parole del collega di Olgiate Giorgio Volpi il quale aveva dichiarato che la posizione è stata presa «a causa della totale mancanza di dati sui quali discutere per capire se l’impianto sarebbe sostenibile per la zona oppure no».
Secondo Farisoglio suona al quanto strana la motivazione addotta dal sindaco Volpi: «Non sapevo che l’amministrazione olgiatese avesse dei conoscitori della chimica e delle sue applicazioni tra i tecnici del Comune – commenta sarcastico e poi continua – gli unici che possono dire quanto questo impianto sia impattante e come sono i tecnici di Arpa e Asl, organismi deputati a questo tipo di controllo. Questo può avvenire solo ed esclusivamente dopo che il progetto definitivo, del quale nemmeno io sono ancora a conoscenza, verrà presentato in Regione. Questo è l’iter, tutto il resto sono parole che servono solo a distogliere l’attenzione dai temi veri». Farisoglio ricorda anche che alcuni dati sono già disponibili da tempo, anche sul sito Castellanzaonline, e che Volpi era stato invitato alla commissione territorio nella quale erano stati forniti elementi sui quali avviare i primi ragionamenti. Va detto anche che, dopo quell’occasione, non ce ne sono state altre per poter approfondire.
Si ripropone un duello che era stato già visto ai tempi della centrale a olio di palma che si sarebbe dovuta realizzare all’interno del polo chimico. In quell’occasione Olgiate si schierò contro l’ipotesi di realizzazione mentre Castellanza (i due protagonisti erano gli stessi, ndr) era favorevole. A dividere i due comuni è sempre e comunque quella striscia di terra chiamata polo chimico, un’area che ha dato lavoro a tantissimi olgiatesi e castellanzesi ma che oggi è sempre più un punto di separazione tra le due realtà. Nel 2012 Castellanza pensa a come mantenere il polo chimico in vita sia per i posti di lavoro che per il grande e grave problema di bonifica che si presenterebbe nel caso si decidesse di riconvertirlo; Olgiate, invece, guarda alla questione della salute e dell’ambiente preoccupata per gli eventuali scarichi di acque nel depuratore e, quindi, nell’Olona.
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