Viaggio in 150 anni di sussidiarietà italiana
Viene inaugurata la mostra voluta dagli studenti delle scuole varesine che celebrano l'anniversario dell'Unità d'Italia con uno sguardo a personaggi e avvenimenti determinanti
La Consulta provinciale degli studenti di Varese ha accolto l’istanza di un gruppo di studenti provenienti da diverse scuole del distretto, desiderosi di rendere omaggio al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, con un evento celebrativo ed educativo.
Consta di 34 pannelli di “storia nazionale”, che illustrano gli avvenimenti, ma soprattutto i personaggi e le iniziative sociali che hanno segnato le vicende umane degli italiani da 150 anni a questa parte. 12 pannelli sono invece dedicati alla “storia varesina”, alle esperienze e agli individui che l’hanno cambiata: Luigi Alesini, Don Mari, Don Baggioli, Don Sonzini e Don Folli o alle imprese economiche che l’hanno resa grande, come Aermacchi, Calzaturificio DiVarese, Ignis.
Sono in esposizione anche 5 oggetti: testimonianze di vita, di laboriosità e di progresso, prestati da famiglie ed aziende del territorio.
L’inaugurazione – con una visita alla mostra in anteprima per le autorità e la stampa – è prevista per le ore 18:00, di mercoledì 11 aprile 2012. Dal giorno successivo, la mostra aprirà al pubblico: l’ingresso è libero e gratuito e si possono prenotare in anticipo visite guidate, specialmente per gruppi e scolaresche.
I contenuti dei 12 pannelli di storia varesina, l’allestimento, il servizio prenotazioni e visite guidate sono curati da volontari.
Orari di apertura:
Tutti i giorni da giovedì 12 aprile, dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30.
Domenica 15 aprile, dalle 9.00 alle12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
per le scuole attraverso il sito www.cpsvarese.it/150anni.
Per gruppi o visite guidate chiamare il cell. 338 3248249 (nelle ore pomeridiane), oppure scrivere a
elena_caserini@yahoo.it. Partenza visite ogni 45’ a partire dalle ore 8.00.
Nel 150° anniversario dell’unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso una mostra per documentare la ricchezza di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva e solidarietà.
Punto sorgivo di tale ricchezza è una cultura fondata sulla convinzione che ogni singolo uomo valga “più di tutto l’universo” e non sia riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica. Questa concezione di uomo ha dato vita a una grande civiltà, che precede il formarsi dello Stato unitario, ricca di diversità unificanti, alla quale hanno contribuito tutti gli italiani, in diversi modi, con il loro lavoro, le loro millenarie tradizioni, il loro impegno sociale e politico, costruendo un grande Paese.
La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali dal 1861 a oggi: dall’Unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’Assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. Attraverso questo excursus viene messa in luce l’operatività sociale “sussidiaria” promossa dalle grandi tradizioni popolari (sia religiose che laiche) mediante un percorso dinamico fatto di iconografia, letteratura, stampa e cinema.
Il “miracolo” che gli italiani, alla fine del percorso descritto, avranno realizzato, pur tra le inevitabili contraddizioni e distorsioni, non sarà solo quello della promozione dell’Italia a grande potenza
industriale, ma anche quello di una virtuosa collaborazione tra ceti sociali e tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche.
La seconda parte della mostra offrirà spunti di riflessione sull’attuale momento di stallo – ideale prima che economico e istituzionale – che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale non basta richiamare l’importanza del rispetto delle regole, ma occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune. Non è possibile alcuna svolta senza un popolo che prenda coscienza di sé e del suo valore.
Anche oggi, ciò che ha qualificato il secolare sviluppo italiano – l’azione di persone educate a vivere ideali basati su una concezione non ridotta di uomo, di società, di economia – può quindi ricostituire il tessuto connettivo di un popolo fatto da persone che si mettono insieme non per andare contro qualcuno o qualcosa, ma per costruire giorno per giorno pezzi di vita nuova all’altezza dei desideri più profondi, di verità, giustizia, bellezza, felicità… Con questo percorso, la mostra della Fondazione per la Sussidiarietà vuole offrire una riflessione sull’originalità dell’identità italiana. Un giudizio e un suggerimento per un nuovo inizio.
Famiglia Borghi, Andrea Benzoni, Livio Ghiringhelli, Pietro Macchione, Franca Morosini, Angelo Monti, Gianni Perna, Marco Pippione, Lina Roncari, Robi Ronza, Italico Rossotti, Beatrice Tavazzini, Dante Trombetta. Associazione culturale don Luigi Mari, AleniaAermacchi
Alessandra Amato, Jasmine Bellini, Carlo Bellingreri, Pietro Bianchi, Francesca Brazzale, Matilde
Cattari, Erica Centorrino, Sara Cocozza, Andrea Colombo, Rita Colombo, Matteo Daverio, Luca
Ermolli, Martina Musco, Daniele Pippione, Benedetta Reggiori, Marco Tosca, Cecilia Visconti.
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