Andrisani: “Il PdL vince, ma a che prezzo?”
Il promotore e candidato sindaco della lista L'Ape legge con preoccupazione il rinnovato ruolo di Domenico Uslenghi. E si complimenta anche con Stefania Federici "per la compostezza dimostrata"
Il voto a Cassano commentato da Rocco Andrisani, promotore della lista L’Ape
Il PDL ha vinto? Si, ha vinto, ma a quale prezzo? Si è alleato con la parte peggiore della lega, dalla quale era appena scappato a gambe levate, ma l’alleanza era inevitabile per conseguire la vittoria. Repetita iuvant. Lo sapevo che sarebbe accaduto, anche per questo (nel mio piccolo) non li ho sostenuti. Ho fatto “sportivamente” gli auguri a Nicola Poliseno per la vittoria conseguita, nei suoi confronti il mio giudizio rimane immutato. Ritengo sia una brava persona, anche se non condivido molte delle sue idee. Votare a destra è legittimo almeno quanto votare a sinistra, ciascun candidato alla carica di Sindaco deve giocare le proprie carte per arrivare alla vittoria, ma le carte dovrebbero far parte dello stesso mazzo e anche le regole del gioco dovrebbero essere le medesime. Le manovre che sono state condotte dietro le quinte dal PDL sono state a dir poco, abbellite con fantastici effetti speciali. Sono uscito dal PD e ribadisco la mia diversità politica dallo stesso, ma oggi, a fronte delle dinamiche politiche dei 15 giorni compresi tra il primo e il secondo turno elettorale, sono maggiormente convinto di aver fatto bene a sostenere una persona onesta e preparata quale è Mauro Zaffaroni, una persona che avrebbe dato molto alla nostra città. Nel secondo tempo della competizione politica il nostro ex Sindaco Uslenghi mette in scena la sua intelligenza. Uslenghi per me, lo dico con profonda convinzione, è davvero un uomo molto intelligente, allo stesso tempo è molto pericoloso. Scrive una lettera agli elettori del Carroccio, li conosce tutti, egli è portatore di un messaggio politico vuoto, senza alcun senso, lo sa che quello che scrive è inventato, ma il contenuto deve unicamente creare paura tra gli elettori leghisti. Vuole che votino Poliseno. Uslenghi si rende partecipe del mancato rinnovamento cittadino, solo per il gusto di dimostrare che il suo peso politico è ancora forte. Vuole dimostrarlo ai comunisti, ai cassanesi e alla Signora Federici. Purtroppo ci riesce. Sono questi gli uomini che lucidamente rovinano il nostro Paese. Ritiene di essere portavoce della parte migliore delle Lega, invece, furbescamente interpreta il leghismo più becero, reazionario, incolto e presuntuoso, un leghismo di facciata, governato da luoghi comuni e da una retorica capacità di strumentalizzare antiche paure. Ripropone un leghismo anti meridionale, xenofobo e secessionista. La cosa che mi imbestialisce è che lui sa che gli elettori leghisti lo ascolteranno, lo sa che sta per creare uno scompenso cardiaco alla città. Accade l’inevitabile, il risultato del primo turno elettorale viene ubriacato e si ribalta tutto. “Uslenghi si vergogni, lei ha sconfitto unicamente la città di Cassano Magnago”. Questa non è la Lega Federale interprete del grande popolo leghista. Questo leghismo urlato non ha portato e non porterà da nessuna parte se non alla rovina del Nord e della stessa Lega. Purtroppo con questo modello politico si è alleato Nicola Poliseno, il quale avrebbe dovuto, per i valori di cui è portatore, pretendere di vincere diversamente. Avrebbe potuto rappresentare a piene mani la politica con la faccia pulita. Forse avrebbe vinto lo stesso. Forse avrebbe perso, ma una sconfitta leale racchiude una dignità il cui valore è inestimabile agli occhi di chi ti guarda. Un partito che vince così, altro non è che un arcobaleno ingrigito. Il sapore di questa vittoria è amara per coloro i quali l’hanno conseguita perché non è la vittoria della politica vera, è il frutto di un compromesso stipulato per andare contro tutti. Mi complimento con la compostezza di Stefania Federici che ho sempre criticato aspramente, ma con il senno del poi mi sento di collocarla una spanna sopra qualunque borgomastro. La destra è giustamente in festa, ride di riso rubato all’isteria post elettorale e al risultato inatteso, ma l’attendono concretezze da cui non potranno sottrarsi. Dovranno dare risposte adeguate. La scusante del terrorismo, dell’islamismo, del comunismo e di tutti gli ismi, non funziona quando si governa. Faccia attenzione il PDL cassanese, gli uomini come Uslenghi sono come la risacca, danno e tolgono. Termino dicendo ai cittadini cassanesi: la maggioranza vince, ma non ha sempre ragione.
Sempre urlerò, a pieni polmoni, le iniquità che offendono la democrazia.
Rocco Andrisani
P.S. Vorrei ricordare al Signor Uslenghi che i Comunisti sono stati la maggioranza tra i Padri costituenti che hanno scritto la Costituzione italiana, la quale fino a quando l’Italia resterà unita, sarà il documento che garantirà la libertà di ciascuno di noi.
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