“Basta insulti”, Unione Italiana chiude il dialogo
"Ci rimettiamo al giudizio della legge", così i responsabili del partito che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato per l'annullamento delle elezioni amministrative del 2011
Un comunicato di poche righe per chiudere la porta al dialogo. Così Unione Italiana ha deciso di interrompere il tentativo di chiudere la vicenda del ricorso per l’annullamento delle elezioni del maggio 2011 a Busto Arsizio nonostante la profferta del sindaco Farioli, della quale abbiamo dato notizia proprio questa mattina, mercoledì. Unione Italiana. Ecco il comunicato che, in teoria, mette fine al dialogo.
Unione Italiana ha offerto alla Città di Busto e alla sua Amministrazione comunale un contributo di idee nuove e di nuove energie, per dare un rinnovato slancio all’attività amministrativa cittadina, rinunciando ad ogni emolumento, quindi a costo zero per la collettività. Come tutta risposta, la nostra offerta ha invece suscitato una serie spropositata di reazioni ostili, rabbiose e offensive. A questo punto, venendo a mancare i presupposti minimi per iniziare una reciproca e fruttuosa collaborazione, Unione Italiana ritira la sua offerta di cooperare con l’attuale amministrazione bustocca e si rimette al giudizio della legge.
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