Bilancio, tagli agli assessorati e ad Agesp
Aliquote Imu allo 0,4% sulla prima casa e allo 0.76% sulle seconde. Previsti tagli per 2 milioni di euro alle spese degli assessorati e per 2,4 milioni di euro per le partecipate del Comune
Far quadrare il bilancio mantenendo la tassazione comunale più bassa possibile. Questo l’intendimento dell’assessorato al bilancio e di tutta l’amministrazione bustocca esplicitato anche nell’ultima commissione dedicata al tema. Un lavoro che si concluderà a breve, in vista dell’approvazione in consiglio comunale prevista per il 16 giugno. Il sindaco Farioli ha parlato di «situazione di parziale incertezza, pende sulla testa il noto patto di stabilità. Sembrerebbe che Monti, negli incontri fatti a livello europeo, farà sposare ai capi di Stato europei l’allentamento del patto, a partire dagli investimenti strutturali competitivi».
L’ambizioso obiettivo che si pone l’amministrazione è quello di considerare la prima casa come specifico welfare familiare con l’aliquota standard allo 0,4%. Farioli ha anche sottolineato di non voler gravare troppo su artigiani, imprese e commercianti mantenendo l’aliquota sulla seconda casa allo 0,76%. Per il momento è questa la decisione verso la quale è orientata l’amministrazione comunale. Si sta attendendo modifiche a livello nazionale per quanto riguarda gli anziani ospitati in casa di riposo. L’assessorato sta studiando anche alcune situazioni di seconde case che, in realtà, sono state date in comodato d’uso gratuito ai figli.
TAGLI AGLI ASSESSORATI – Il Comune passerà da una spesa di 64.000.000 di euro a 62.000.000 euro. Farioli ha anche sottolineato contrazioni di spesa da parte degli assessorati così suddivise: personale (voce di spesa pari all 27,36%) con un taglio di 1.156.000,00 euro; organi istituzionali con 195.000 euro; biblioteca 5.000 euro; cultura (voce di spesa pari allo 0,97%.) 326.000,00 euro; trasporto pubblico locale (voce di spesa pari al 1,86% e già in grave difficoltà) 1.150.000,00 euro; servizi sociali (voce di spesa pari al 9,51%) 421.000 euro (ai quali vanno sommati 600.000 euro di trasferimenti regionali in meno).
AGESP – Per quanto riguarda I sacrfici richiesti alle società partecipate la spending review commissionata alle varie Agesp frutterà 2.400.000 euro, grazie ad un bilancio in attivo da parte di Agesp Energia (totalmente partecipata da Agesp S.p.a. e unica delle tre società in grado di generare utili) di circa 1.200.000, mentre Agesp Servizi S.r.l. metterà 1.500.000,00 euro, entrambe senza toccare i canoni in essere con il Comune. Si prevedono anche entrate sul fronte degli oneri di urbanizzazione che ad oggi si attestano sui 2.600.000,00 euro (e si prevede che entro la fine dell’anno ne arrivino altri 1.500.000,00 euro).
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