Da Garibaldi agli scalpellini del Vermont, tutti amavano la Società operaia
Sabato 19 maggio la Soms compie 150 anni: mattinata di studio e pomeriggio di festa. Le origini ed il ruolo della SOMS nello sviluppo economico e culturale della nostra Comunità
Sabato 19 maggio la Società Operaia di Mutuo Soccorso (Soms) di Viggiù festeggia il 150° Anniversario di Fondazione. Nacque infatti il 1 gennaio 1862, pochi mesi dopo l’Unità d’Italia, e annoverò come socio anche Giuseppe Garibaldi. Si tratta di una data molto importante non solo alla scala locale, ma anche per la storia economica e sociale della regione prealpina.
Ancora oggi, infatti, la Soms di Viggiù – come molte altre, non solo in provincia di Varese – è attivamente presente nella vita sociale e culturale del territorio. Questo ne spiega la straordinaria longevità collegata a un impegno che ha sempre saputo cogliere le istanze ed i problemi della popolazione dai tempi dell’emigrazione degli scalpellini in America, soprattutto a Barre Vermont, alle difficoltà oggi. (foto, sopra: un’immagine storica degli scalpellini di Viggiù nel Vermont)
Una storia ricca di documenti di archivio, tra cui molte fotografie, illustra un’avventura che dura da un secolo e mezzo. Durante la giornata si terranno le relazioni di esperti studiosi di storia locale e docenti universitari. Beppe Galli introdurrà i lavori con la relazione sul tema: "Viggiù tra la proclamazione del Regno d’Italia e la fondazione della Società di Mutuo Soccorso degli Operai". Seguiranno Carlo Brusa, con una relazione intitolata: "Dalla Viggiù degli scalpellini alla società multietnica", Ernesto R. Milani con la relazione "Dall’Italia all’America con l’ideale e con amore", Francesco Rizzi con il "Ruolo della Scuola d’Arte Industriale e della Soms attraverso gli studi e le tesi di laurea". Concluderà Robertino Ghiringhelli con "Fratelli sempre: storia delle Società di Mutuo Soccorso".
Nel pomeriggio alle 16, dopo il pranzo sociale, si terrà un Concerto musicale del Quintetto di Fiati “S.Elia” composto da Guido Gasparini – Flauto, Germano Cortesi – Oboe, Emanuele Morazzoni – Clarinetto, Massimo Dovico – Corno Valeria Trabucchi – Fagotto.
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