Dal garage di Malgesso alla palazzina di tre piani, la storia di Ngi

Tutto era iniziato alla fine degli anni '80 dalle intuizioni di Luca Spada, il suo fondatore, e un computer Commodore. Oggi la società conta 60 dipendenti, 100 mila clienti e un fatturato da 35 milioni di euro

Ecco le tappe principali della storia di Ngi, l’azienda di internet providing che ha inaugurato oggi, 17 maggio, la sua nuova sede a Busto Arsizio.

Fine anni ’80
– Luca Spada lavora al suo primo progetto nel garage di casa a Malgesso, in provincia di Varese. Con un Commodore realizza una delle prime banche dati private.

1994 – Spada fonda, a 21 anni, Skylink, uno dei primi internet service provider d’Italia, il primo in provincia di Varese: “A quei tempi internet era considerato un alternativa economica del fax”.

1999 – Insieme ad altri amici fonda Ngi, acronimo di Netgamers italia, una community per i videogiocatori che arrivò a contare 70 mila utenti trasformando il portale in uno dei più importanti d’Europa.

2001 – Gli affari non vanno benissimo con i giochi on-line e Ngi diversifica la sua presenza sul mercato introducendo il primo servizio di connettività flat su modem.

2002 – Prime connessione Adsl.

2003 – Anno in cui finisce il periodo di start up. L’esercizio commerciale si chiude con  milioni di euro. Ngi si sposta dalla sede storica di Varese, in viale Borri, a Settimo Milanese dove si inserisce all’interno di un polo tecnologico che permetta l’utilizzo della fibra ottica.

2004 – Tra i primi operatori in Italia nel settore Voip.

2006 – Spada vuole portare la banda larga a Casciago e crea il primo collegamento radio tra casa sua e il Campo dei Fiori.

2007 – Nasce Eolo e inizia il servizio commerciale. Il fatturato cresce e tocca i 12 milioni di euro.

2012 – Da Settimo Milanese l’azienda si risposta in provincia di Varese e, più precisamente, a Busto Arsizio in via Gran San Bernardo. Il fatturato è di 35 milioni e la società è al 55% di Luca Spada e al 45% di Elmec. I clienti raggiunti dalla connessione wireless di Eolo sono 100 mila. L’azienda ha 60 dipendenti e punta ad assumere ancora 30 persone entro l’anno.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 17 Maggio 2012
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