Don Milani, 200 “ragionieri” alla scoperta della riviera ligure

Il racconto di una studente dopo la gita-trakking dei giorni scorsi in Liguria: “È bello conservare un bel ricordo non solo scolastico”

Da alcuni anni, nel mese di Maggio, la sezione Ragioneria del Don Milani organizza per i propri alunni una gita-trekking alla scoperta degli itinerari e delle località incantevoli  della riviera ligure (Cinque Terre, Alassio, Portofino …). Il 15 Maggio scorso quasi 200 alunni di tutte le classi, dalla prima alla quinta, della sezione IGEA/AFM hanno camminato insieme lungo  la passeggiata che costeggia il mare tra Cogloleto e Varazze; una esperienza piacevole; il racconto è di Veronica Aulicino, della classe VA IGEA.

 

Una giornata diversa … ma pur sempre scolastica! Anche quest’anno, grazie soprattutto all’impegno della prof.ssa Emilia Santandrea, il Don Milani di Tradate  ha organizzato una gita in Liguria, divertente per gli studenti ma non solo, perché anche per i professori è diventata una tradizione e tutti insieme si trascorre una giornata dominata da risate e relax. È un modo per conoscere e farsi conoscere al di fuori del contesto strettamente scolastico, perché ognuno è libero di scherzare e passare delle ore con i compagni o colleghi senza stress, senza troppi pensieri e la fretta di andare in classe a ripassare o a fare lezione.

 

Questa gita al mare dura un giorno, si parte al mattino presto e si torna alla sera, infatti la Liguria non è molto distante e il viaggio in pullman, sebbene sia breve, è una parte fondamentale perché all’andata tutti sono contenti ed energici (anche se la partenza di solito è prevista verso le 6.30) e allora si canta, si parla, si scattano fotografie, mentre durante il viaggio di ritorno la maggior parte delle persone ascolta la musica e si addormenta sul vicino o con la testa appoggiata al finestrino per la stanchezza e la malinconia in quanto l’ultima gita dell’anno è passata troppo in fretta. Questa tradizione portata avanti dal Don Milani ormai da un po’ di anni è sempre tanto attesa dagli alunni che non la salterebbero per nessuna ragione: serve a spezzare la tensione, in quanto il mese di maggio è sempre molto intenso, mentre i maturandi la considerano l’ultima vacanza prima dell’esame di Stato ed essendo la loro ultima esperienza con la scuola superiore che hanno frequentato per almeno 5 anni, tendono sicuramente a viverla fino in fondo.

 

La meta cambia ogni volta e lascia sempre ricordi indelebili, si tratta di momenti che restano impressi nella mente e nel cuore di ognuno perché la scuola serve anche a questo, crescere, condividere, coltivare nuove amicizie e non è solo educazione e apprendimento. La cultura è fondamentale ma non si limita ai  banchi di scuola e probabilmente le escursioni scolastiche hanno questo scopo, far capire che si può insegnare tanto anche stando in riva al mare, l’importante è metterci la passione. Così, durante una giornata calda sulla spiaggia di Varazze si sono ritrovate tutte le classi della ragioneria, con i rispettivi professori, giocare a pallone, prendere il sole, giocare a carte e addirittura fare il bagno. Ma, così come prima di prendere un bel voto bisogna studiare, prima di toccare la sabbia e l’acqua del mare bisogna fare un po’ di fatica:  il programma prevedeva trekking al mattino, percorrendo a piedi tutto il lungomare da Cogoleto a Varazze  fino a raggiungere la spiaggia e restarvi poi tutto il pomeriggio. Il ritorno, ancora una bella passeggiata, con il sole splendente ma una temperatura gradevole.

 

Non sempre però quello che ci si aspetta corrisponde alla realtà. C’è stato un anno, ad esempio, in cui il tempo ha fatto di tutto per rovinare la giornata: infatti ha iniziato a piovere fin dal mattino senza cessare quasi mai, ma nonostante questo la gita non è saltata e siamo andati a Portofino: inizialmente delusi e amareggiati, coperti tutti con impermeabili e ombrelli, pensavamo che sarebbe stata una giornata sprecata ma poi ci siamo rintanati in un bar del posto e nonostante fosse maggio abbiamo preso caffè e cappuccini e tra una risata e l’altra il pomeriggio è volato senza che nessuno se ne accorgesse. Questo dimostra che non è cosi importante il luogo ma la compagnia perché per divertirsi ci vogliono semplicemente le persone giuste.

Un altro anno in cui il tempo non era favorevole è stato il 2011, era il 13 maggio e siamo andati a Camogli e anche se non pioveva, il cielo era nuvoloso e faceva abbastanza freddo. La temperatura era ottima per il trekking, in quanto camminare sotto il sole è sicuramente più faticoso, però una volta arrivati sulla spiaggia non sembrava affatto di essere a maggio: il mare era mosso e scuro, classico paesaggio autunnale. Inoltre non c’era la sabbia ma i sassi, scomodi per sdraiarsi o per passeggiare a piedi nudi sulla riva, ma nemmeno questa volta ci siamo demoralizzati e per scaldarci e divertirci abbiamo giocato a pallavolo ed abbiamo approfittato delle pietre liguri per scrivere dei pensierini e portarli a casa, in ricordo di questa splendida gita. E’ stata anche l’occasione di mangiare la tipica focaccia di Camogli, buonissima!

 

Ma la prima volta resta sempre la migliore, perché è la novità e si è anche più piccoli quindi c’è lo stupore e la voglia di crescere, fare esperienze diverse e conoscere persone nuove. Nel 2009 siamo andati ad Alassio, la giornata era stupenda, sole, mare, amici, non mancava proprio nulla. Abbiamo giocato a rincorrerci sulla spiaggia, siamo caduti e ci siamo vendicati facendo scherzi sciocchi, anche infantili come prendere di peso il compagno e buttarlo in acqua, ma ci siamo divertiti davvero e ci siamo goduti il momento perché giornate così non tornano più.

Gli anni delle superiori sono il periodo più bello della vita perché da adolescenti si inizia a maturare e la scuola occupa gran parte della giornata di un adolescente: è fondamentale per la crescita e bisogna vivere bene l’esperienza scolastica, è un dovere ma deve essere anche un piacere per conservare poi un bel ricordo e ripensarci da adulti sentendo una stretta al cuore, magari accompagnata da una lacrima, come segno di nostalgia per i momenti speciali che la scuola sa regalare: uno tra questi,  le gite.

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Pubblicato il 29 Maggio 2012
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