Frontalieri, Reguzzoni replica a Magrini: “Parlano i fatti”
Il deputato leghista risponde alle critiche del presidente della comunità montana Valli del Verbano
“Siamo di fronte all’ennesimo attacco pretestuoso nei miei confronti che dimostra come anziché valutare i fatti si preferisca alimentare inutili polemiche”.
Lo dichiara il deputato della Lega Nord, Marco Reguzzoni in merito alle critiche mossegli sulla questione frontalieri dal presidente della comunità montana Valli del Verbano, Marco Magrini.
“Per diritto di cronaca faccio presente che nel comunicato del 10 maggio scorso cui Magrini fa riferimento – spiega Reguzzoni – non ho mai parlato di vittoria personale, ma di vittoria anche di tutta la Lega e del gruppo alla Camera – citando Bossi, Maroni e Molteni e non il sottoscritto. Ed è altrettanto pretestuoso – prosegue Reguzzoni – da parte di Magrini giudicare il mio operato dall’assenza all’incontro organizzato a luglio tra amministratori e politici. Ebbene, faccio presente che altri impegni istituzionali mi hanno reso impossibile partecipare. Ma, io e il collega Giancarlo Giorgetti – non potendo essere presenti – proprio per l’occasione abbiamo inviato un messaggio scritto ai sindaci della provincia di Varese e ai rappresentanti degli enti locali di frontiera, riunitisi per discutere del problema legato al blocco dei ristorni ai frontalieri, deciso dal Canton Ticino”.
“Inoltre faccio presente che sull’argomento dei frontalieri non sono certo stato a guardare né mi sono limitato ad attaccare, come lui fa, altre istituzioni. Per me parlano i fatti, che sono i seguenti:
– in data 5 agosto 2008 ho firmato, con il collega Molteni, ben tre interrogazioni riguardanti le problematiche dei frontalieri, le questioni fiscali dei lavoratori in Svizzera e i rapporti con la Confederazione Elvetica;
– il 14 gennaio 2009 la camera approvava un Ordine del Giorno (Molteni, Reguzzoni e altri) che impegnava il governo ad attivarsi sulle problematiche dei ristorni dei frontalieri;
– in data 9 novembre 2009 ho presentato altra interrogazione citando le richieste dei comuni di Arcisate, Brusimpiano, Clivio, Cuasso al monte e Saltrio, in appoggio alle relative istanze;
– il 15 dicembre 2009 interrogazione in Commissione sulle problematiche dei lavoratori italiani in Svizzera;
– il 10 maggio 2010 la Camera approvava un apposito emendamento Crosio-Molteni-Reguzzoni alla legge finanziaria che escludeva l’obbligo per i lavoratori frontalieri di presentare il quadro RW, fatto importante che rischiava di mettere in difficoltà migliaia di lavoratori;
– Nel maggio 2011 la Camera, su richiesta del sottoscritto capogruppo, stabilisce di calendarizzare in un’apposita seduta la discussione concernente le problematiche dei ristorni ai lavoratori frontalieri;
– in data 6 giugno 2011 Mozione (primo firmatario il sottoscritto) che la Camera dei Deputati ha approvato, impegnando il governo a risolvere il problema dei ristorni dei frontalieri e ad attivarsi “senza indugio” per andare incontro alle istanze tendenti ad escludere la Svizzera dalla black list;
– il 30 giugno 2011 e il 1 luglio 2011 incontri con il Ministro degli Esteri Franco Frattini e con i rappresentanti diplomatici della Farnesina per chiedere (e ottenere) un impegno formale del Ministero degli Esteri in ordine alla ripresa dei negoziati per la eliminazione della Confederazione Elvetica dalla black list;
– in data 14 luglio 2011 ho presentato altra interrogazione citando le richieste (tra cui quelle degli enti locali e delle Comunità montane del varesotto);
– il 26 luglio scrivo con il collega Giancarlo Giorgetti una lettera ai Sindaci (e anche a Magrini) – vedasi allegato in coda.
– in data 20 dicembre 2011 altra interrogazione a risposta scritta a supporto delle problematiche dei frontalieri;
– Infine – ultimo ma non ultimo – la Camera ha approvato la proposta di legge presentata dalla Lega Nord (capogruppo il sottoscritto, primo firmatario Nicola Molteni, Jhonny Crosio – relatore Massimiliano Fedriga) sui trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti senza lavoro a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.”
La documentazione citata è reperibile sul sito della Camera dei Deputati, www.camera.it. Ci si è limitati in questa sede ai soli atti ufficiali, sono stati tralasciati i numerosi incontri formali o informali avuti al riguardo con Ministri, diplomatici, parlamentari e amministratori locali ed anche i numerosi interventi in aula o in commissione sull’argomento, reperibili al sito citato.
“Invito pertanto il signor Magrini – conclude Reguzzoni – la prossima volta a documentarsi meglio prima di parlare, a leggere bene le mie dichiarazioni e a dare un’occhiata al lavoro svolto e ai risultati ottenuti. Io c’ero, lo dicono i fatti. E lei?”
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