Hai bisogno dello psicologo? Vai in farmacia

Grazie all'accordo tra Federfarma e Asl, in provincia di Varese molte farmacie offrono una serie di servizi utili e sotto casa, con la garanzia della professionalità

tanti i servizi disponibili in farmaciaLe farmacie si stanno trasformando in un punto di riferimento del Servizio Sanitario nazionale. Dal decreto sulle liberalizzazioni dello scorso anno, i farmacisti si stanno organizzando per ampliare la gamma dei servizi: prima le prenotazioni di esami diagnostici on line, poi l’esame della pressione, quindi l’assistenza psicologica e la richiesta di assistenza domiciliare. E, nel futuro, la realizzazione di semplici esami ematici, come quello per rilevare il "tempo di quick" cioè il grado di scoagulazione del sangue.

I dati sull’attività sperimentale di assistenza psicologica e di prenotazione dell’assistenza domiciliare sono stati presentati da Federmarfa, rappresentata dal Presidente Luigi Zocchi, nella sede dell’Azienda sanitaria varesina, ospiti del direttore generale Giovanni Daverio: «Le farmacie sono un punto di riferimento importante. La Regione promuove l a massima accessibilità dei servizi per venire incontro alle esigenze dei suoi cittadini. Questo è un modo, inoltre, per avere un osservatorio privilegiato su alcuni comportamenti che ci permettono di individuare politiche di prevenzione».

Facendo leva sulla sua funzione sociale di "consulente del benessere", i farmacisti di Varese hanno avviato, infatti, un’indagine sul consumo e uso improprio di farmaci. Con 522 questionari distribuiti, in modo non scientifico, a utenti  è emerso che c’è un uso non del tutto ottimale di ansiolitici||/ipnotici, antidepressivi, antidolorifici/antinfiammatori e antiemicranici. I medicinali più utilizzati (34,7%) sono gli antinfiammatori e antidolorifici il cui prezzo accessibile e la facilità di reperimento ne aumentano il consumo senza considerare gli effetti collaterali, come la cefalea da abuso.  Grande diffusione anche per gli ansiolitici e ipnotici richiesti soprattutto dalle fasce di popolazioni più anziane,  pensionate o casalinghe, che combattono l’insonnia. L’anomalia del consumo, in questi casi, è legata al tempo: lo stesso farmaco viene comprato per decenni, spesso senza che ci sia una valutazione dello stato di salute e dei benefici per l’organismo. Allarme anche per l’abuso di antibiotici, spesso quelli rimasti in casa da precedenti malattie e che vengono presi per autoprescrizione. 

La ricerca servirà a costruire una politica di sensibilizzazione che parta dai medici di medicina generale per arrivare alla popolazione che troppo spesso sottovaluta i rischi legati all’abuso. Sul fronte degli ansiolitici, invece, dall’aprile del 2011 le farmacie stanno sperimentando un servizio di counselling psicologico. Una figura specializzata riceve in farmacia su appuntamento per affrontare i principali problemi che vanno dall’ansia ai disturbi dell’umore, ai problemi emotivi, relazionali o esistenziali. Quindici le farmacie, sparse sul territorio provinciale, che hanno offerto gratuitamente il servizio. Da quest’anno, il servizio si è esteso ad altre 14 attività. Si tratta di momenti di colloquio, di circa 45 o 50 minuti per un massimo di 5 sedute, a cui segue, eventualmente, l’affidamento a servizi di consultorio o servizi sociali  (53,2% dei casi). L’accesso è semplice: basta prendere appuntamento direttamente nella farmacia di riferimento o con lo psicologo. Nel corso della sperimentazione è emerso che per il 60,5% degli utenti si trattava della prima esperienza di natura psicologica. 

Ultimo servizio sperimentale in ordine di tempo è la richiesta di assistenza domiciliare attraverso le farmacie. In 40 punti della provincia ( con maggiore attenzione per il territorio a Nord) sono attivi collegamenti virtuali con l’azienda sanitaria di Varese per recepire le richieste di assistenza da parte della popolazione. Si tratta della prima sperimentazione di questo tipo sia a livello regionale sia nazionale. Dall’agosto scorso, il servizio vive un costante trend di crescita. Ad Azzate, dove è attiva la sperimentazione, le domande via farmacia sono state 44, a Luino 39 e a Saronno 38. 

E nel futuro, il dottor Zocchi vede ulteriori servizi, per rispondere alle esigenze della popolazione soprattutto anziana che troverebbe così sotto casa quei servizi indispensabili, in tempi ragionevoli. La sperimentazione del “tempo di Quick” è già stata eseguita con successo in Sardegna. Su quella falsariga si proporrà anche ai residenti varesini. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2012
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