I Legnanesi chiudono la stagione dell’Apollonio

L'appuntamento con la compagnia è per sabato 5 (ore 21) e domenica 6 (ore 17) con lo spettacolo "Sem Nasù par partì...e partèm"

Sono una delle compagnie teatrali più amate dai varesini e non solo. Tanto che hanno aperto la stagione dell’Apollonio e, ora, hanno l’onore di chiuderla. I Legnanesi tornano al teatro Apollonio di Varese, sabato 5 (ore 21) e domenica 6 (ore 17) con l’ultimo spettacolo "Sem Nasù par partì…e partèm".

Appena si apre il sipario gli spettatori affezionati riconosceranno subito i personaggi ormai entrati nella tradizione: la Teresa, Mabilia e Giovanni. Uno sguardo sempre attento e acuto all’attualità, insieme alla vìs comica incontrastata e agli elementi tipici della rivista all’italiana, fanno sì che anche il pubblico che li vede per la prima volta si appassioni subito alle loro vicende di ogni giorno, universali, semplici ma profonde allo stesso tempo. Il segreto del successo de I Legnanesi (che ogni anno portano a teatro oltre 160.000 spettatori) sta in un modo di recitare spontaneo e genuino, capace di far rivivere la tradizione della vita del cortile a chi l’ha vissuta e di raccontarla agli spettatori più giovani attraverso una comicità pulita, senza volgarità, che racconta la vita della gente comune. Il mondo de I Legnanesi è il cortile, un elemento che ha caratterizzato la vita della Lombardia: il regno delle donne, dei ragazzi, degli amori e dei litigi, delle invidie, dei problemi di tutti i giorni, dove però, in fin dei conti, tutti vivevano in armonia e serenità.

Insieme ai tre strepitosi protagonisti (Antonio Provasio-Teresa, Enrico Dalceri-Mabilia e Luigi Campisi- Giovanni), sul palcoscenico 10 personaggi della tradizione e 10 boys danno vita a due ore e mezza di spettacolo tutta al maschile, dove l’ambientazione tipica del cortile e le vicende quotidiane della famiglia Colombo si alternano a scene sfavillanti e momenti musicali tipiche della rivista e del varietà, fino al gran finale in smoking.

Raccontare uno spettacolo de I Legnanesi è quasi impossibile: il loro teatro è affidato alle straordinarie doti di improvvisazione che li hanno resi eredi di una grande tradizione teatrale ormai quasi scomparsa. Dopo una notte di bagordi, la Mabilia, neo eletta miss Legnano, arriva all’alba nel cortile e regala a Teresa un risveglio traumatico: il business di famiglia – l’apertura nel cortile di un parcheggio per biciclette per cui attendevano autorizzazione dal Comune dal lontano 1962 –stenta a decollare.
Arriva Natale e per i "pover Crist" rinasce la speranza di una vita più agiata, il Giovanni arriva a casa con la gratifica natalizia che assicura alla famiglia Colombo benessere e un momento di spensieratezza sottolineato da un esilarante striptease di Teresa in stile “Matrimonio all’italiana”. Purtroppo però i soldi finiscono subito e con essi anche la serenità: ai "pover crist" non resta che sognare i mari del Sud, i corsari e i pirati, dobloni d’oro e ricchi bottini per un finale del primo tempo sulle ali della fantasia tra
le onde dei Mari del Sud! Il sogno della Teresa però non si ferma qui: la vedovanza per lei è un traguardo quasi irraggiungibile ed eccola a pregare sulla tomba del forse, magari chissà…defunto Giovanni Colombo. Ma ecco che riappare il Giovanni insieme alla figlia Mabilia per un gran finale in allegria. Alla Teresa non resta che dire: "Num por puarit sem nasù in quel momentu che ul signor l’ha creà tuti gli accidenti, dulur da ventar, da denci e da co’, buleta croniga e pesc ancamò, la nostra fortuna a l’è questa al sem…"Sem Nasù par partì…e partèm". 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2012
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