Il PdL risponde a Federici: “Il rinnovamento siamo noi”
Il segretario cittadino Angelo Palumbo non ha apprezzato l'intervento della candidata leghista, che ha detto che al ballottaggio voterà per il centrosinistra. Ma dice: "Ci ha offerto un assist..."
La candidata della Lega Nord Stefania Federici annuncia il suo voto per il centrosinistra al ballottaggio di Cassano Magnago e subito si accendono le polveri dello scontro. Se a Milano Roberto Formigoni e il nuovo grande timoniere del carroccio Roberto Maroni non se le mandano a dire, se un po’ in tutta Italia è saltato l’accordo tra i due ex alleati, anche Cassano non si distingue: la polemica è aperta.
Di fronte alle critiche al PdL, il segretario cittadino Angelo Palumbo risponde con fermezza: «Quella di Stefania Federici è la giustificazione di un voto personale, ma non l’abbiamo riscontrata in tanti altri leghisti cassanesi». Se la candidata del carroccio ha puntato il dito contro uno slogan considerato irrispettoso verso il sindaco uscente Aldo Morniroli ("Dopo il grigio, l’arcobaleno" si leggeva sui volantini di Poliseno) Palumbo risponde che «la nostra non è stata una campagna elettorale scorretta, lo possono attestare anche osservatori esterni, mai scorretta neanche verso il centrosinistra. Federici parlaper lei, non per il partito: chi ha il contatto con la gente sono altri leghisti, non Federici».
Palumbo usa però anche un po’ d’ironia nel rispondere, in particolare nel commentare il passaggio in cui l’ex assessore ai servizi sociali parlava della lista di Zaffaroni: «Ringrazio Federici per l’assist offerto, adesso posso schiacciare: Zaffaroni è il rinnovamento? Su 11 che andrebbero in consiglio comunale se vincesse, 2 sotto i 45 anni gli altri, 9 sopra. Se sale Poliseno, il rapporto è inverso: 3 sopra i 45 anni, 8 sotto i 45 anni». E ancora Palumbo rincara la dose dicendo che – secondo i suoi calcoli sul futuro consiglio – se vince Zaffaroni «si porta 6 ex consiglieri comunali, compresi alcuni del passato lontano, due ex candidati sindaci bocciati alle elezioni nel 2002 e nel 2007: otto esponenti di partito, due non iscritti». Mentre Poliseno avrebbe dalla sua «3 del partito (PdL), 5 della lista civica, due eletti nella list del PdL ma non iscritti, perché provenienti dal gruppo di opinione (Ottaviani e Saporiti)».
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