Il sottopasso fantasma di Moriggia
I rioni di Moriggia e Ronchi sono collegati da un basso sottopasso, che fa parte della rete del Parco del Ticino: è mezzo abbandonato e trasformato quasi in discarica. Eppure furono spesi soldi: ora servirà a qualcosa?
Avvolto dalle erbacce, assediato dai rifiuti depositati, sopravvive persino un cartello stradale d’epoca: "Precedenza a 150 metri", avverte. Tra i quartieri di Ronchi e Moriggia, a Gallarate, esiste un sottopasso completamente abbandonato: il sottopasso è piuttosto basso, in teoria la strada è aperta anche ai veicoli, ma da tempo evidentemente nessuno si cura più del passaggio sotto i due binari della ferrovia del Sempione Milano-Gallarate-Domodossola. La stradina parte da Moriggia, dall’incrocio tra Sempione Vecchio, via Gramsci e via Prampolini, laddove c’è il vecchio edificio dell’osteria all’ombra di alberi antichi: la strada passa tra case e capannoni industriali, scende di qualche metro e sottopassa la ferrovia, per poi risalire sul lato opposto sulla Statale del Sempione, nel tratto extraurbano tra Gallarate e Casorate Sempione, appena fuori dal quartiere Ronchi.
Purtroppo anche qui proliferano i rifiuti: la stradina (ben nascosta dagli alberi, anche se solo per un tratto molto breve) è ideale per scaricare, così si trovano grandi sacchi di immondizia, ma pure vecchi televisori e altri oggetti ingombranti. Degrado visivo a parte, per chi si avventura da queste parti il problema è un altro e più concreto: il sottopasso è sterrato e, circondato com’è dalle piante ombrose, è regolarmente invaso dal fango e dalla mota pesante, che mettono alla prova anche il ciclista ben allenato, a meno che non sia dotato di mountain bike e di un buon equilibrio.
Eppure quel sottopasso, realizzato tanti anni fa, è a suo modo un’opera costosa: realizzare un sottopasso in cemento sotto una ferrovia non è roba da tutti i giorni. Lo sanno bene a Cajello, dove si attende l’allargamento di via Liberazione, per cui le ferrovie hanno chiesto una "tassa" per i ritardi che i lavori provocherebbero, a causa dei rallentamenti sul cantiere, al traffico dei treni Milano-Varese.
Certo, il passaggio potrebbe servire, per esempio a creare una via più diretta tra Moriggia e Ronchi, dove la strada prosegue sulla sterrata Strada della Ronna. Ma servirebbe anche a connettere i sentieri nei boschi del Parco del Ticino: non a caso ci sono ancora oggi i cartelli con l rete dei sentieri, con l’indicazione del sottopasso. Che abbia una vera utilità, forse possono dirlo solo i residenti della zona.
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