L’Hellas prova a fare il doppio salto

I veronesi neopromossi dopo la vittoria ai playoff di Lega Pro contro la Salernitana cercano la promozione in serie A. Mandorlini nasconde le carte e tiene tutti i suoi giocatori sulla corda

Mister Mandorlini ha chiesto l’aiuto di tutti: nessun giocatore dell’Hellas Verona è sicuro della maglia da titolare, quindi. O meglio, lo sono in pochissimi. Davanti ad uno stadio Franco Ossola pieno come raramente si è visto in passato (i 1111 biglietti a disposizione dei veronesi sono stati venduti in un amen) e in vista del ritorno di sabato 2 giugno al Bentegodi, l’allenatore della neopromossa che sogna il ritorno in serie A seguendo le orme di Cesena e Novara nasconde le carte, o almeno ci prova. Dell’Hellas ormai si è imparato tutto: squadra tosta, quadrata, che tira in porta più di tutti, prende pochi gol, fa un gioco veloce e dinamico e soprattutto ha uomini in grado di cambiare volto al match con una giocata. Il Varese ne ha fatto le spese due settimane fa, quando alla penultima di campionato venne arato dai veneti che si imposero con un 3-0 senza discussioni. Dopo un calo evidente verso la fine del torneo, i gialloblu si sono ripresi dopo il 4-1 rifilato al Bari e sono pronti per il rush finale: il morale è alle stelle, fisicamente e mentalmente le energie sono tornate quelle di inizio campionato e i veneti sanno che tra le mura amiche sono insuperabili o quasi (15 vittorie e due solo sconfitte).

In porta la sicurezza è Rafael, rientrato in forma super dopo un infortunio che ne ha messo a rischio la presenza ai playoff. In difesa l’unico certo del posto è Maietta, in gol contro il Varese con una discesa da slalomista e un tiro formidabile da lontano; con lui Ceccarelli ha più chance di Mareco al centro, mentre sulle fasce è ballottaggio a sinistra tra l’ex Pugliese e Scaglia (favorito quest’ultimo) e a destra tra Abbate, al rientro dalla squalifica, e Cangi, con il primo favorito. In mezzo al campo Tachtsidis e Hallfredsson sono le certezze, con Russo che potrebbe ritrovare il posto da titolare e Jorginho dietro le punte. Davanti, sicuro Gomez Taleb, al centro dell’attacco dovrebbe spuntarla Ferrari su Bjelanovic e Pichlmann, con Berrettoni e Lepiller a giocarsi una maglia (l’italiano è favorito).

Il Verona è reduce da un campionato super, giocato a ritmi elevatissimi per buona parte dell’anno. Lo scorso anno ai playoff di Lega Pro vinsero la finale contro la Salernitana al secondo tentativo dopo la sconfitta del 2009/2010 contro il Pescara. La rosa a disposizione di Mandorlini non è amplissima, ma gli 11/15 prediletti dall’ex libero dell’Inter sono di sicuro affidamento. L’uomo chiave è l’islandese Hallfredsson, gladiatore del centrocampo con fisico da boscaiolo e piedi da regista. Oltre a lui hanno impressionato il giovane greco Tachtsidis (fonte del gioco veronese) e il fantasista Gomez, che in serie B ha ripetuto la favolosa stagione dello scorso anno con colpi di genio purissimo.

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Pubblicato il 29 Maggio 2012
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