Le due volpi di aprile
Da una parte Giampaolo Pansa e il suo ultimo libro "Tipi sinistri", nel quale colloca personaggi politici in gironi danteschi; dall'altra Stefano Clerici, "protagonista" dell'intitolazione della targa a Masnago per i bombardamenti del 1944

E’ una scelta che va rispettata e che di fatto certamente non intacca il positivo giudizio della storia sull’avvio del nostro percorso democratico. Un avvio contrassegnato anche da errori ai quali, nel tempo, chi li aveva commessi aveva conferito addirittura sacralità o inflitto l’esclusione totale dalla dignità del dovere della memoria.
Giampaolo Pansa nel suo ultimo libro “Tipi sinistri” non molla appunto la presa a sinistra e presenta una serie di personaggi collocandoli, per divertirsi meglio, in una serie di gironi danteschi dove lo stesso autore sa essere a volte luciferino. Per esempio la Rosaria Bindi viene tratteggiata con evidente simpatia: Pansa se ne è accorto e ha pensato di rimediare completando il suo giudizio con uno sfogo, non di livello Sgarbi Berlusconi, contro la leader Pd pervenutogli in passato da un lettore. Dice lui, da sempre una vecchia volpe.
Un libro interessantissimo – è anche cronaca se non storia- reso accattivante dal Pansa-Dante Alighieri con i gironi e i titoli dei capitoli. Avendo individuato “ Il cretino d’agosto” nell’indice l’ho letto subito. Il cretino, definito tale da Piero Sansonetti, direttore di “Liberazione”, era il deputato di casa cioè di Rifondazione, Francesco Caruso, che aveva formulato giudizi ignobili su Marco Biagi, assassinato dalle Brigate Rosse e su Tiziano Treu.
Varesenews ogni settimana pubblica l’elenco delle notizie più cliccate: è una scelta felice perché offre la notizia delle notizie, la hit parade di antica memoria radiofonica, di tutto ciò che abbia interessato centinaia di migliaia di lettori.
Mi piacerebbe che ogni mese si desse spazio anche a una notizia come quella del cretino d’agosto.
Per esempio per aprile potremmo indicare anche il volpino assessore comunale Clerici, pidiellino di
estrazione nazionalistica, che ama le targhe commemorative forse non sapendo di fare dei doppioni o, essendone perfettamente al corrente, punta sulla distrazione di molti varesini.

Ha infatti appena voluto sulla strada del Palace commemorare i varesini morti nel bombardamento del ’44, ignorando che già lo avevano fatto i masnaghesi; mesi or sono ecco l’idea della targa per Giovanni Gentile, filosofo fascista, in passato ricordato con uno spazio vicino al liceo Cairoli.
Nel 1944 gli alleati volevano distruggere l’ Aeronautica Macchi, colpirono il Palace e abitazioni civili, non fu un bombardamento terroristico come ha proclamato volpinamente il nazionalista Clerici.
Per chi diventa assessore comunale sarebbe utile un esame di storia varesina oltre che di storia contemporanea.
Non ho mai tifato URSS, non ho dimenticato i 400 mila americani morti per liberare l’Europa, so che possiamo definire terroristici i bombardamenti di Coventry, Londra, Dresda, Hiroshima, Nagasaki: tutti pianificati.
184 bambini e i loro insegnanti morirono a Gorla di Milano perché un animale di comandante alleato scientemente fece scaricare 80 tonnellate di bombe sull’abitato invece di attendere qualche minuto, il tempo di raggiungere le campagne disabitate della Bassa.
Era infatti questa una consuetudine di tutti gli stormi: non potendo atterrare con le bombe innescate, se ne liberavano senza infierire sulla popolazione.
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