Protezione e promozione, rinasce la Figli del Lavoro

Nato come circolo ricreativo operaio nel Novecento, oggi diventa una struttura aperta a tutta la città: lo gestisce l'Auser Gallarate

«Con questo centro è stata data ai cittadini di Gallarate, tanto agli adulti quanto a noi giovani, una nuova possibilità per far capire quanto valiamo e di cosa siamo capaci: tra qualche anno, mi auguro che i miei figli possano essere qui a celebrare l’anniversario di questo giorno in cui è stato riaperto il centro “Figli del Lavoro”, punto di aggregazione tra generazioni»: Jacopo Marrocco, 22 anni, il più giovane consigliere comunale di Gallarate, riassume così il senso del progetto che Auser Insieme di Gallarate Onlus ha elaborato per restituire alla cittadinanza la storica struttura di Via del Popolo 3, un circolo nato dal movimento operaio che fece una parte della storia della città.

La struttura – chiusa da alcuni anni, abbandonata – è stata recuperata da Auser Gallarate, che ha elaborato un progetto: si tratta del primo esperimento su scala nazionale che Auser ha voluto realizzare per coniugare «protezione e promozione», cioè da un lato l’aiuto alla persona attraverso il Filo d’Argento (mobilità, compagnia, monitoraggio preventivo delle fragilità), dall’altro le attività legate a cultura, formazione, tempo libero, attività fisica, ballo. Sono passati quasi sette anni da quando Rino Campioni, ora presidente di Auser Insieme di Gallarate Onlus e già vicepresidente di Auser Lombardia, ha chiesto in gestione il sito che era stato chiuso per mancanza di una gestione adeguata; lo scorso novembre è stata finalmente firmata una convenzione con la nuova amministrazione comunale e con la 3SG e da quel momento in poi decine di volontari hanno lavorato alla ristrutturazione, sabati e domeniche compresi: «Tanta partecipazione oggi, all’inaugurazione, è il risultato dell’impegno, della pazienza e della fermezza di tante persone – ha sottolineato Campioni -. Sono sinceramente emozionato, per i ricordi che mi legano a questo luogo. Mio padre mi accompagnava qui da ragazzino, qui ho costruito il mio percorso politico e sindacale. Ora sono in pensione, sono volontario dell’Auser e dopo 50 anni i Figli del Lavoro sono, in chiave nuova, un altro inizio per me».

Per accedere ai servizi del bar e alle attività di promozione sociale servirà la tessera associativa Auser: è «il segno tangibile della condivisione di un progetto e del sostegno di ciascuno alle spese necessarie a mantenere viva la struttura». Il Filo d’Argento – servizio attivo già da tempo – ha ricevuto 3173 richieste di aiuto nel 2011 solo a Gallarate e le domande di intervento stanno crescendo. «Insieme all’Amministrazione abbiamo deciso di costruire la mappa delle fragilità, per evitare che una persona che vive sola entri in emergenza. La quota tessera di Auser, di 15 euro annuali, copre anche questi servizi. Stiamo strutturando programmi di lavoro, mettendoci il cuore. C’è ancora un’esigenza forte: nel seminterrato c’è uno spazio enorme, vitale per ospitare le attività, e che al momento è chiuso perché non è a norma. È un bene pubblico non utilizzato. Lanciamo, dunque, il fondo “Amici dei Figli del Lavoro”, per poter presto utilizzare di nuovo questo bene pubblico».

Il sindaco Edoardo Guenzani ha evidenziato che il problema della solitudine sarà affrontato bene da Auser e che è pienamente convinto che affidare ad Auser la struttura dei Figli del lavoro sia stata un’ottima scelta. Giustamente soddisfatti anche l’assessore ai Servizi Sociali, Margherita Silvestrini, che ha seguito da vicino tutto l’iter di ristrutturazione, l’intero consiglio di amministrazione di 3SG, presieduto da Enrico Moresi e lo SPI-Cgil territoriale che ha sostenuto l’avvio del centro. Claudio Ragazzoni, vicepresidente vicario di Auser Nazionale, ha dichiarato che l’associazione guarda con estremo interesse alla sperimentazione gallaratese, motore ed esempio per future iniziative nel resto d’Italia: «Meritiamo di contrastare populismo e anti-politica con un salto di qualità. Auser- ha dichiarato Ragazzoni – pensa che la presa in carico pubblica e la rivalutazione del ruolo del terzo settore possano ricostruire fiducia e speranza, affermando una giustizia delle opportunità tale per cui ogni individuo possa costruire la propria vita».

Le porte del centro “I Figli del Lavoro” sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 12 e dalle 15 alle 18. 0331/771055 oppure allo 0331/701069. www.ausergallarate.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2012
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