Salti e argini per contenere il Vellone. Ma c’è di più
L'assessore Clerici ha spiegato le opere realizzate per evitare pericolose esondazioni. Tra i progetti, però, anche un intervento straordinario
Imbrigliamo il Vellone. Dal 2009, anno della sua disastrosa esondazione nel cuore di Varese, il torrente che nasce al Fonte del Ceppo sul Sacro Monte è sotto stretta osservazione da parte dell’amministrazione comunale che nel 2002 acquisì la responsabilità del suo corso.
Questa mattina, l’assessore comunale all’Ambiente Stefano Clerici ha presentato il rifacimento del letto dalla fonte sino ad Avigno, circa 300 metri in cui si stanno rifacendo i 19 salti ( solo 3 erano scampati all’erosione ), i muretti di contenimento e il consolidamento della base. Un lavoro che è costato alle casse del Comune 42.000 euro e che concluderà a giugno. L’opera si era resa necessaria perchè i salti rallentano la corsa dell’acqua e fungono da sbarramento per i detriti che vengono trasportati a valle.
Nonostante il passo avanti che si aggiunge agli interventi realizzati l’anno scorso in via Borghi e in via Castoldi, il Vellone rimane ancora un torrente da tenere monitorato: in casi di piena eccezionale, non è in grado di sostenere la potenza dell’acqua che si riversa a valle ( dal sacro Monte una goccia raggiunge Masnago di 5 minuti) e, tantomeno, la quantità ( all’altezza di Viale Aguggiari la portata è di 17 metri cubi al secondo che possono diventare anche 26 provoncando danni consistenti) : « Nei prossimi giorni spiegheremo il progetto di massima per risolvere il problema del Vellone – ha spiegato l’assessore che ha rilasciato solo qualche anticipazione – È allo studio una vasca di laminazione dove far confluire l’acqua in eccedenza. Abbiamo un’idea di massima dove potremmo collocarla e che si trova a Masnago. L’area potrebbe diventare fruibile al pubblico nei momenti di normalità». Per completare quest’opera sono necessari almeno un milione e mezzo di euro. L’impegno finanziario sarà condiviso tra Comune e Regione Lombardia che ha appena stanziato 5,4 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’Olona.
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