“Seprio Servizi, situazione di momentanea difficoltà di liquidità”

La considerazioni del sindaco Candiani e del direttore Moroni rispetto alla situazione finanziaria della società. All’interno anche il verbale integrale dell’assemblea

La situazione economica della Seprio Servizi è emersa nelle ultime ore dopo la pubblicazione sull’albo pretorio della Delibera di Giunta e del Verbale della Seprio del 5 aprile. Di seguito pubblichiamo le considerazioni del Direttore della Seprio Servizi Stefano Moroni e del sindaco Stefano Candiani, espresse in seguito alla pubblicazione degli stralci del verbale citato.

Pubblichiamo integralmente questi interventi ed anche l’intero verbale dell’assemblea (disponibile a questo link).

 

Direttore Seprio Servizi Stefano Moroni

Nulla di più che acclarare nuovamente l’assoluta trasparenza nei rapporti tra Seprio e Comune. Seprio non ha necessità di aiuti dal Comune, i piani economici sono fatti sulla scorta di informazioni certe. Ogni azienda ha la necessità che vengano mantenute le scadenze e gli impegni. E’ un fatto noto che i Comuni soffrano, nessuno si scandalizzi.  L’assemblea riunita e convocata dai vertici di SPS, di cui vengono riportati solo brevi e sintetici passaggi (il verbale raccoglieva pagine di discussioni), ha raccolto le esposizioni della società in ordine alle difficoltà di cassa. Non è certo la prima volta che vengono usati anche dei toni “duri” nel confronto, le problematicità vengono da sempre discusse in assemblea. Vi è un dovere in capo a chi fa il mestiere di amministratore, e cioè quello di rendere note le situazioni, anche e soprattutto quelle di impedimento e, nel caso, trattasi di intenzioni riferite al bene della società.

Quello che abbiamo voluto rappresentare è la situazione di momentanea difficoltà di liquidità, dovuta anche, non si dimentichi, agli ormai cronici ritardi nel pagamento della TIA da parte dei cittadini; oggi la società vanta un credito verso alcune utenze che supera abbondantemente il milione e trecento mila Euro. Ci siamo attivati con procedure di riscossione, anche coattiva, previste da tutte le società pubbliche. Proseguiremo, a tutela dei contribuenti regolari. Le pretese nei servizi sono quotidiane; i pagamenti, al contrario, possono attendere. Questo forse non ha alcuna valenza elettorale e poco importa nelle valutazioni per certa stampa.

Il ritardo nei trasferimenti di fondi dall’Ente non è anch’esso, di certo, una novità. La moratoria che si è voluta richiedere agli istituti di credito è prevista dalla legge che regola i rapporti con le piccole e medie imprese per l’intero territorio nazionale. Un passaggio di buona gestione e di prudenza per la tutela della società e dei suoi creditori. Certo, lo stato di difficoltà esiste ed è reale, avere crediti ma non liquidità nonché svolgere servizi e non essere retribuiti per esigenze di rispetto del patto non può che riflettersi sull’assenza di denaro. Seprio gestisce quotidianamente un numero considerevole di fornitori, sempre pagati, a prova di smentita.

Vorrei però dare un dato in anticipo. Le misure adottate dalla gestione di Seprio hanno portato il bilancio 2011 ad essere recentemente approvato con un utile direi più che significativo, ed a vantaggio della collettività e dell’Ente per cui operiamo, nonché a confermare un rating bancario (valutazione di solvibilità) che è davvero invidiabile. Nella scala da 1 ad 11 (dove 1 è il meglio ed 11 è il peggio, Seprio si attesta a 2). Anche questo dicono gli atti. Ed è anch’esso frutto della gestione.

Vorrei inoltre rendere noto che l’attuale candidato Gianfranco Crosta, allora Presidente di SPS, ha come vanto quello di averci sempre caldeggiato l’assoluta trasparenza. L’assunzione delle proprie responsabilità deve restare un valore a prescindere, anche quando possano sembrare dure da digerire.

Ho ascoltato, ma soprattutto letto, chi in questi giorni auspica una verifica della società da Ente esterno. Oltre a chiedermi le ragioni per le quali l’auspicato “controllo” esterno non è stato disposto in tempi di amministrazione dagli uffici con i quali Seprio si è sempre confrontata, mi voglio ripetere: oltre che cosa gradita ed auspicata, avrebbe sempre trovato la piena collaborazione di tutta la società.   

 

Sindaco Stefano Candiani

In sintesi Seprio sta soffrendo al pari di tutte le società o commercianti o artigiani di una mancanza di liquidità che nasce dalle difficoltà di pagamento dei propri "clienti", che in questo caso sono i cittadini ed il comune.

Non a caso, per dare liquidità alle imprese (e non stiamo parlando di Tradate ma di tutto il sistema produttivo italiano) il Governo ha stabilito che le società che rispondono ad alcuni requisiti positivi di gestione, possano ottenere dalle Banche uno slittamento di un anno del pagamento dei mutui contratti. Questa possibilità, che hanno tutte le imprese Italiane, vale naturalmente anche per Seprio. Quindi nulla di "speciale". Casomai, è sicuramente "speciale" la risonanza data da alcuni organi di stampa alla questione, che ricordiamolo per trasparenza,  è stata autorizzata con una delibera di giunta (che è  un atto pubblico).

Riguardo a Frera e Truffini ed alla scelta di riportare tali proprietà direttamente nel patrimonio comunale, bisogna constatare che, anche in questo caso, anziché evidenziare i benefici finanziari che allora ne derivarono, si omette di dire che l’Amministrazione si sta semplicemente confrontando con Seprio al fine di ricondurre i beni nella disponibilità diretta del Comune. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un terremoto normativo in ordine alle società patrimoniali. Oggi, considerare SPS come l’abbiamo considerata allora sarebbe inopportuno ed antiquato. La società potrà svolgere i servizi pubblici locali, e la gestione del patrimonio comunale potrebbe divenire un ostacolo.

Tutti in passato ed al presente hanno auspicato il rientro degli immobili in Comune…oggi che ci conforta anche la norma qualcuno solleva ancora quesiti? Per inciso: la competenza è del Consiglio Comunale ed allo stesso lasceremo la scelta più democratica per definizione. Ecco perché la Giunta non ha potuto esprimersi, perché non ne ha il potere.

A margine di tutto si può solo dire che chi ha lanciato questo siluro elettorale senza elica e senza timone ha evidentemente ritenuto che alla gente si possa serenamente scaldare l’acqua calda o friggere l’aria fritta al solo scopo di confondere le opinioni. Se questa azione è come il prato, di pronto effetto, è da ritenersi scorretta, anche da un punto di vista strettamente giornalistico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Maggio 2012
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