Sulle navi della legalità cresce il diritto di sognare
Alle 9 del mattino del 23 maggio 2012 centinaia di ragazzi sono arrivati a Palermo sulle “Navi della Legalità”. Con loro c'era il nostro collaboratore Marco Corso, che racconta in diretta per noi quel viaggio
Alle 9 del mattino centinaia di ragazzi sono arrivati a Palermo sulle “Navi della Legalità”. Un lungo viaggio che, segnato anche dalla morte della giovane Melissa, serve a “rivendicare il diritto di sognare”
Molti turisti di passaggio al porto di Civitavecchia, ieri pomeriggio, sono rimasti un po’ confusi dalla scena che si presentava davanti ai loro occhi. Al molo 7 centinaia di ragazzi con la stessa maglietta bianca erano seduti sulla banchina con numerosi e colorati striscioni tutti riguardanti la mafia. Ma alzando lo sguardo verso la poppa della grande nave “SNAV Toscana” il motivo diventava evidente: due enormi poster con i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino scrutavano i ragazzi sulla banchina, in attesa del loro ingresso in nave. In una nave non casuale, ma nella “Nave della Legalità”.
Un viaggio lungo tutta la notte ha portato i ragazzi a Palermo proprio nelle prime ore di questa mattina e tra gli imbarcati sulla nave di sono anche due passeggeri d’eccezione. Si tratta del Ministro dell’istruzione Francesco Profumo e del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. Ed è proprio Grasso, nel suo saluto prima della partenza, a spiegare che già dopo così pochi giorni dalla morte di Melissa «dobbiamo vincere quella paura che ci volevano mettere, ma noi siamo troppo forti». E sono soprattutto i giovani a «dover rivendicare il diritto di sognare, di avere dei sogni e di poterli realizzare». Dopo la bomba di Brindisi, un senso di paura tra molti è circolato. Ma Grasso risponde nel modo più genuino possibile e cioè «con il mio nipotino che porto con voi nella nave – dice con un grande sorriso – Questa è la nostra risposta, questo è il nostro futuro».
«La scuola in questi giorni difficili ha dimostrato di essere il cuore pulsante dell’Italia» è stato il primo pensiero del Ministro Francesco Profumo guardando la quantità di studenti richiamati dalla Nave della Legalità. «In questi giorni dobbiamo pensare a Melissa e alle altre ragazze che potevano essere tra noi -continua il Ministro guardando alla prima fila di studenti, ragazzi della scuola “Morvillo Falcone” da lui invitati personalmente- per tornare ad essere un Paese normale in cui ci si rispetta e si rispettano le regole».
E verso le 9 del mattino sia la nave che è partita da Civitavecchia che la sua “gemella” salpata da Napoli hanno gettato le ancore nel porto di Palermo. Una grande festa con migliaia di studenti da tutta la Sicilia ha accolto i ragazzi – alcuni un po’ “provati” dalle alte onde che hanno accompagnato il viaggio – certi che la voglia di legalità vincerà anche contro un cielo cupo e riversa una pioggia battente sui ragazzi.
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