Troppi gatti randagi: l’Asl punta sulla sterilizzazione

Presentato il "Piano integrato della prevenzione". Dei tre settori esaminati quello più critico riguarda il randagismo: 7000 i gatti selvatici

Troppi gatti randagiIntensificazione delle attività di controllo, lotta al randagismo, standardizzazione delle verifiche. Sono questi i tre principali obiettivi del “piano integrato della Prevenzione” presentato questa mattina, venerdì 4 maggio, in Asl dal direttore generale Giovanni Daverio insieme ai responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione medica, settore Igiene e alimenti e settore veterinario – sanità animale.

Lo scorso anno, l’attività ha portato al controllo di 3688 delle 7851 imprese del territorio. Le visite effettuate sono state 6688: non conformi sono risultate 1075 aziende (29%) in aumento rispetto agli anni passati ( nel 2010 furono il 23%). Da qui l’emissione di 275 sanzioni amministrative mentre sono state 17 le ipotesi di reato: « Tutto sommato però – ha commentato la dottoressa Cremona – si tratta di lievi irregolarità. La provincia è abbastanza rispettosa delle regole». 

Per l’anno in corso, l’Asl ha deciso, nonostante i tagli alle risorse, di incrementare l’attività congiunta nell’ambito della sicurezza alimentare (supermercati, ipermercati, centri cottura e bar con annesso laboratorio di gelateria). Controlli ufficiali al di fuori del normale orario di servizio saranno effettuati nelle aree mercatali, nelle imprese alimentari di Malpensa e nel corso di manifestazioni temporanee nel fine settimana. Di sera ci si concentrerà su ristoranti etnici, bar, discoteche.

Grande attenzione sarà dedicata alla lotta al randagismo: « Mentre abbiamo una buona percentuale di cani registrati all’anagrafe ( circa il 70%) – spiega il dottor Eraldo Oggioni, veterinario dell’Asl – rimane ancora molto da fare per il contenimento dei felini. Oggi abbiamo in provincia circa 600 colonie di gatti e ben 7000 mici randagi. L’obiettivo è quello di limitare il più possibile il randagismo. Con i cani provvederemo a controllare tutte le aziende agricole e gli ambulatori veterinari privati abilitati alla gestione dell’anagrafe, mentre per i gatti dovremo intensificare l’opera di sterilizzazione».
Per il dottor Oggioni, in provincia di Varese, più che dell’abbandono dei cani, ci si deve preoccupare dello smarrimento di questi animali: lo scorso anno sono stati 1299 i cani accalappiati, di cui 963 restituiti. 

Nel settore dell’anagrafe zootecnica si provvederà a uniformare l’attività di controllo della filiera alimentare secondo le linee europee in modo da realizzare una tracciabilità uguale e più trasparente. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2012
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