Auf wiedersehen Germania: l’Italia vola in finale
La doppietta di Balotelli nel primo tempo firma il 2-1 azzurro. Tedeschi in gol solo nel recupero con Ozil su rigore. Domenica la supersfida con la Spagna
La maledizione azzurra colpisce e affonda (2-1) ancora la corazzata Germania. Agli Europei di calcio è festa per l’Italia di Prandelli che costruisce un’altra grande prova dopo quella offerta con l’Inghilterra e conquista la finale di domenica, a Kiev contro i campioni in carica della Spagna.
Partita come detto strepitosa di Buffon e compagni trascinati da due reti dell’uomo più discusso e imprevedibile, Mario Balotelli. Il giovane centravanti del Manchester City segna prima al 20′ su colpo di testa (foto in alto – S. Raso) su cross da sinistra di Cassano e si ripete al 36′ con un tiro di rara potenza, in corsa e in contropiede che finisce sotto la traversa di Neuer (foto in basso – S. Raso). Gli azzurri si disimpegnano molto bene sul palleggio, trovano solidità in difesa (ottimo Barzagli) e quando non riescono a evitare i tiri da fuori dei tedeschi si affidano a un Gigi Buffon preciso e tonico come sempre.
Nell’intervallo Loew ha così dovuto cambiare una Germania trasformata: fuori l’invisibile Gomez e Podolski, dentro Reus (il più pungente) e Klose. La pressione tedesca si fa sentire soprattuto a inizio ripresa e sfocia in diverse conclusioni ma l’Italia regge arroccata davanti a Buffon. Poi gli azzurri iniziano ad alleggerire la manovra e a rendersi pericolosi in contropiede con il passare dei minuti, anche per via dei cambi di Prandelli che donano maggiore freschezza. E così la Germania rischia più volte il tracollo: Marchisio divora due gol, Balotelli sbaglia un diagonale prima di uscire (crampi) e anche il suo sostituto Di Natale manca la terza rete. Segna invece Balzaretti ma in fuorigioco, nel momento in cui Pirlo delizia il pubblico con una serie di finezze.
Si entra nel recupero con il portiere Neuer che si catapulta nell’area avversaria e al 46′ l’arbitro assegna un rigore per fallo di mano di Balzaretti in area (che c’è, ma il difensore viene spinto). Batte Ozil e accorcia nonostante il tuffo di Buffon che arriva a pochi centimetri dalla palla. Ma non c’è tempo per il bis teutonico: l’arbitro fischia la fine dopo 4′ di recupero e scatena la festa in tutto lo Stivale.
Domenica (20,45) la finalissima a Kiev, contro la Spagna che proverà ad allungare il suo dominio sul pallone; gli azzurri arrivano con il vento in poppa nonostante la stanchezze e intenzionati a stupire ancora.
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