E l’Italia (ri)scoprì il cucchiaio

Il rigore di Andrea Pirlo in Italia-Inghilterra ha lasciato il mondo del calcio a bocca aperta ed entusiasmato i tifosi. Ma chi sa esattamente cosa significa?

Il rigore di PirloTutti quelli che erano ancora incollati alla tivù in attesa di sapere chi tra Italia e Inghilterra sarebbe andato in semifinale, ed erano milioni, sono rimasti a bocca aperta quando Andrea Pirlo ha tirato il rigore che ha cambiato, in extremis, le sorti della partita.
Un tiro lento, che pareva sghembo, ha preso totalmente in contropiede il portiere inglese Hurt che non ha potuto fare altro che guardare la palla entrare alle sue spalle. Un tiro straordinariamenre raro e spettacolare che da quel momento ha fatto impazzire i commentatori di tutto il mondo, che hanno incominciato a osannare lo splendido “Cucchiaio di Pirlo”.

Ma cosa diavolo è il cucchiaio? E perchè questo modo di tirare in porta è chiamato così?
«In Italia è conosciuto col nome di “cucchiaio” quel tipo di rigore battuto con un tocco smorzato e centrale al termine di una rincorsa veemente, tale da ingannare il portiere avversario e indurlo a tuffarsi su un lato della porta. Quando poi il pallone prende il volo, morbido e beffardo, all’ormai inerme portiere non resta che guardarlo scendere lentamente verso la rete come una foglia caduta dall’albero» recita il sito specializzato Sport Vintage.  Ma quello che per gli italiani è "il cucchiaio", per il resto del mondo è il “Panenka” dal nome dell’inventore di questo straordinario tiro: un calciatore cecoslovacco che nel 1976 beffò il portiere tedesco Sepp Maier nella finale degli Europei di Jugoslavia. Per questo le televisioni estere (anche il cronista arabo nel video che vi proponiamo...) urlano davanti al gol di Pirlo «Panenka!».

Il termine cucchiaio, anzi "Er cucchiaio" è stato invece reso famoso da Francesco Totti: che così chiamò infatti il tiro da lui stesso utilizzato agli Europei del 2000, contro l’Olanda. Di fronte a Van der Sar il "Pupone" riportò in auge il "segreto di Antonin Panenka" all’inizio del nuovo millennio. Ora però il cucchiaio o il panenka ha un solo nome: Andrea Pirlo. E mentre su Facebook impazzano le foto di cucchiai e cucchiaini,  su Twitter i complimenti al giocatore italiano, anche da suoi blasonati colleghi, da ieri sera si sprecano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2012
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