«Finanziamenti irregolari? Erano solo idee in un cassetto»

Erano "bozze" i due progetti della cardiologia finiti nel mirino della Guardia di Finanza. Carlo Lucchina si è dimesso dalla presidenza dell'Aifa

Carlo LucchinaIncompatibilità "deontologica" in questa fase delicata. Probabilmente è questa la motivazione che ha portato Carlo Lucchina a dimettersi dall’incarico di presidente del Comitato Prezzi e Rimborsi dell’Agenzia nazionale del farmaco, ruolo  di prestigio. L’incarico gli era stato conferito qualche giorno fa. La sua posizione di indagato nell’indagine condotta dal procuratore Francesco Greco e dal pm Carlo Nocerino di Milano per  presunte irregolarità nell’assegnazione di finanziamenti per progetti di sperimentazioni cliniche, lo ha indotto a farsi da parte. Il Ministro della salute Renato Balduzzi ha preso atto delle dimissioni e ha annunciato che presto procederà a una nuova nomina misura invocata dall’Associazione delle imprese del farmaco in una nota.

 
L’inchiesta, che coinvolge una trentina di persone, riguarda anche due progetti sulla cardiologia in Armando Gozzinietà geriatrica dell’ospedale di Saronno: « Sono arrivati i finanzieri con un atto di perquisizione – ha spiegato il direttore generale dell’azienda Armando Gozzini – hanno chiesto di poter accedere agli uffici e all’archivio. Da parte mia sono molto tranquillo e fiducioso: si tratta di progetti che erano nel cassetto da più di un anno. Con i problemi economici che abbiamo, dobbiamo cercare di contenere il più possibile gli investimenti. I miei medici propongono spesso, come è giusto che sia, ma per ogni proposta passa molto tempo perchè va valutata con estrema attenzione, soppesandone  le ricadute in termini anche economici. Qui siamo in presenza di due idee, ancora all’inzio, nessuna azienda era coinvolta e nessun finanziamento era in vista. La magistratura fa bene a vederci chiaro. Ma nella nostra azienda non c’è nulla di cui preoccuparsi. Chiedo solo che si faccia piena luce in tempi brevi perchè questo è un processo alle intenzioni che rischia di bloccarci».

Indagato sarebbe anche il primario della cardiologia di Saronno Daniele Nassiacos per il progetto di emodinamica che da tempo il medico chiedeva per il presidio saronnese. La proposta non è mai stata ufficialmente presentata o discussa, ma circolavano alcune voci sulla possibile volonta’ di affidare a esterni la gestione del servizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Giugno 2012
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