Il Soccorso Alpino trova casa
Venti volontari operativi nel soccorso in montagna hanno una nuova base da utilizzare come magazzino e sede istituzionale. Il sindaco: “Aiutano a vivere il paese”
Con la neve e sotto il sole. In cima alle montagne, tra i sentieri e nel profondo delle gole e dei crepacci. Questo è il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che da ieri, 29 giugno a Castello Cabiaglio ha una sede.
«Finalmente, dopo vent’anni, è arrivata – ha commentato con un pizzico di emozione di fronte ai suoi uomini e a tanti colleghi arrivati da fuori provincia Mauro Fontana, responsabile della stazione di Varese. La useremo per attività istituzionali, di formazione e come magazzino».
Il servizio di questi volontari, con alta preparazione tecnica e capaci di affrontare ambienti ostili per salvare o cercare chi è in difficoltà, non viene effettuato con una vera e propria sede operativa: i due mezzi a disposizione dei soccorritori vengono loro assegnati durante i servizi e sono già sul territorio. Per questo ogni volta che arriva la chiamata di soccorso, gli equipaggi partono direttamente da una località sul territorio.
«Comunque, è anche per questo che abbiamo scelto un posto in una località accessibile rapidamente “in zona”, anche se si tratta di locali logistici e di magazzino – spiega Fontana. Qui troveranno posto le nostre attrezzature».
All’inaugurazione c’era anche Gianni Beltrami, delegato di Soccorso alpino e responsabile della zona Como, Varese, lecco e Pavia.
L’attività del Soccorso Alpino è importante sul territorio della provincia di Varese che per metà è fortemente inurbato ma che ha nella zona nord un’estensione enorme di boschi e foreste. Sentieri, reticoli minori e mulattiere che un tempo venivano tenute pulite per attività agricole o forestali. ma oggi le strade di montagna battute, sono poche. Per questo cercatori di funghi inesperti o camminatori della domenica spesso vengono tratti in inganno da false piste, magari create da animali, che li portano i zone da cui non sono più in grado di orientarsi. E qui entrano in gioco gli uomini di Fontana. «Le regole sono sempre quelle – spiega l’esperto – : non improvvisare, partire con una cartina, un cellulare, mai soli e se possibile con un gps, uno strumento importantissimo. In caso di bisogno, è opportuno dare il maggior numero di punti di riferimento possibile e, soprattutto, non muoversi: soprattutto in questa stagione è molto importante stare fermi se in difficoltà perché, visto il fogliame sugli alberi, è molto difficile anche dall’alto venir individuati».
Al taglio del nastro hanno battuto le mani anche diversi “amici” elicotteristi appartenenti a diverse specialità: Guardia di Finanza e Polizia di Stato. «Sono compagni preziosi e bravissimi, che non finiamo mai di ringraziare: in tante situazioni lavoriamo fianco a fianco».
A salutare la nuova sede c’era anche il dottor Guido Garzena, responsabile della centrale Operativa del 118 di Varese.
L’apertura della sede sarà un toccasana per il paese. Lo crede fortemente il sindaco di Cabiaglio Marco Galbiati che ha messo a disposizione del CNSAS i locali comunali: «Questa nuova vocazione del paese, certamente lo aiuterà a vivere – ha detto il sindaco – siamo felici di avere il soccorso alpino a Castello Cabiaglio. È il completamento di un percorso che dopo la protezione civile e un’associazione di recupero va a destinare degli spazi ad un’altra attività che siamo fieri di ospitare».
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