Il Ticino dà il via libera: verserà i ristorni del 2011

Lo ha stabilito oggi il Consiglio di Stato che resta in attesa dell'evolversi delle trattative tra Italia e Svizzera. 55,58 milioni di Franchi saranno versati ai comuni di confine

Il Consiglio di Stato, il Governo del Canton Ticino, ha dato il via libera al pagamento dei ristorni dovuti ai comuni italiani di confine. La decisione, presa questa mattina, porterà allo stanziamento dei 55,58 milioni di Franchi relativi all’anno 2011.

Il Governo ticinese ha inquandrato la scelta «nella logica dei negoziati in corso fra Svizzera e Italia nell’intento di trovare un accordo negoziale in ambito finanziario e fiscale. Nel contempo – precisa in una nota – il Consiglio di Stato ribadisce pure la sua intenzione di seguire con attenzione l’evolversi delle trattative sia nei tempi che nel contenuto (con particolare riferimento alla regolarizzazione dei capitali detenuti in Svizzera da contribuenti italiani non residenti, allo stralcio della Svizzera dalle liste nere esistenti e all’accordo sull’imposizione dei lavoratori frontalieri) tutelando gli interessi del nostro Cantone».

Cade nel vuoto, di conseguenza, l’ultimo appello della Lega dei Ticinesi, lanciato pochi giorni fa dalle pagine del Mattino, il giornale del partito di Bignasca. Il leader leghista aveva chiesto di replicare il blocco delle quote dovute all’Italia fino alla cancellazione, da parte del Governo tecnico, della Confederazione dalla black list dei nemici del fisco.

«Accogliamo positivamente la decisione del Consiglio di Stato del Cantone Ticino, che oggi ha dato ufficialmente il via libera al pagamento dei ristorni per i Comuni italiani di confine».
Lo dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, sottolineando che «in un momento economico difficile come quello che stiamo vivendo, in cui i Comuni faticano a rispettare il patto di stabilità e hanno casse sempre più vuote, è importante la conferma di queste risorse preziose. L’approvazione di oggi conferma che i rapporti tra Svizzera e Italia sono distesi e che la buona diplomazia ha permesso di sbloccare una situazione che si preannunciava molto
critica. In futuro ci auguriamo di potere contare ancora su questi buoni rapporti».

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Pubblicato il 27 Giugno 2012
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