L’arte oltre le barriere: mostra di Simona Atzori e Felice Tagliaferri
Domenica 10 giugno, appuntamento con la quinta edizione di "Vietato frenare" manifestazione organizzata dalla Pro Loco sul tema della disabilità
Domenica 10 giugno, alle ore 18.00 nelle antiche sale del Chiostro di Voltorre a Gavirate, verrà inaugurata la mostra “Candidamente… in Arte – dai colori alle forme”: in esposizione opere dello scultore Felice Tagliaferri e della pittrice Simona Atzori.
L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di Gavirate in collaborazione con il Lions Club di Gavirate, con il patrocinio della Provincia di Varese, che a messo a disposizione la sede espositiva, del Comune di Gavirate e dell’Associazione “Amici del Chiostro”, rientra nella programmazione degli eventi 2012 di “Vietato frenare”.
Giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione prosegue così i percorsi intrapresi negli anni precedenti che hanno visto spettacoli, incontri e testimonianze sul mondo della disabilità.
I due autori in mostra, veri e propri talenti nel loro campo, infatti, hanno tratto forza ed ispirazione dalla propria disabilità fisica trasformando un limite in un’opportunità.
Come dice lo stesso Tagliaferri, scultore non vedente: «La diversità non sta in me che non vedo ma in chi mi guarda con imbarazzo” e prosegue “Diversità uguale successo!… Insomma, se avete dei sogni e dei desideri non distraetevi dall’obiettivo. Solo così potete realizzarli».
Felice Tagliaferri, piombato nell’oscurità a 14 anni, quei sogni li ha inseguiti con successo: è infatti forse l’unico esempio di scultore professionista totalmente privo della vista che non solo vive della propria arte ma è anche direttore di una scuola di arti plastiche, aperta a tutti e non soltanto ai non vedenti, da lui stesso fondata, la Chiesa dell’Arte.
Lo stesso vale per Simona Atzori, valente pittrice priva di braccia forse all’oggi più nota per il suo incredibile talento per la danza che l’ha portata ad esibirsi su palcoscenici di livello internazionale. Il soggetto delle opere di Simona è proprio il corpo, non un corpo qualunque ma il suo: come scrive Susanna Ferretti «L’opera di Simona Atzori si caratterizza per la ricerca puntuale e minuziosa del corpo. […] L’artista, trasforma il proprio corpo in materia percorsa da fervore creativo. La pittura è un’ulteriore riflessione sul flusso di emozioni che l’artista provoca e subisce nella danza. Le proiezioni del corpo di Simona Atzori, diventano sulla tela un archetipo estrapolato dalle emozioni che la stessa vive nel ballo. Il corpo è per l’artista il luogo in cui tutto accade».
Ed il corpo, soprattutto quello femminile, ritorna ad essere protagonista delle opere di Tagliaferri, insieme agli animali (in particolar modo il suo amatissimo cane-guida Tobia) e alle azioni: perchè le sue opere non sono pure realizzazioni plastiche di immagini astratte formatisi nella sua mente ma riproducono quella realtà la cui conoscenza gli è stata preclusa attraverso gli occhi ma gli si è rivelata, più potente che mai, tramite gli altri sensi. Ecco perchè le sue sono “sculture tattili”: è l’artista a volere che vengano toccate, magari ad occhi chiusi, per “sentirle” e comprenderle davvero. Infatti, anche se la sua opera più nota, il “Cristo Rivelato” è stata realizzata dall’artista stesso per permettere ai non vedenti di “toccare” e conoscere un’altra famosissima opera, il “Cristo Velato” di Giuseppe Sanmartino, la vera rivelazione avviane quando è un vedente ad apprcciare, attraverso il tatto e gli altri sensi, l’arte di Tagliaferri.
Che si tratti della colorata bidimensionalità di Simona o della monocroma tridimensionalità di Felice, ciò che colpisce di questa mostra è, quindi, come la presunta “mancanza” di qualcosa diventi una “presenza” più forte, più viva, più energica e più prorompente.
La mostra, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino al 30 giugno, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 presso il Chiostro di Voltorre.
L’inaugurazione, a cui saranno presenti sia Simona Atzori sia Felice Tagliaferri, seguirà il seguente programma:
Ore 18.00 – Presentazione delle autorità
Ore 18.30 – Donazione di un busto in bronzo dello scrittore Candido Cannavò, realizzato dal maestro Tagliaferri, alla Fondazione Cannavò
Ore 18.45 – Presentazione del libro di Simona Atzori “Cosa ti
manca per essere felice” con lettura di alcuni passi in braille
da parte della professoressa Angela Mazzetti presidente della
sezione UIC di Varese.
Ore 19.15 – presentazione della mostra a cura di Clara Castaldo, critico d’arte e direttore del primo settimanale on-line dedicato all’arte nella provincia di Varese Artevarese.com
Ore 19.30 – 20.00 – apertura mostra e performance musicale de
“Unforgettable Duet”
Seguirà un ricco buffett offerto dalla Pro Loco di Gavirate.
I diversi interventi saranno scanditi da alcune performances musicali del gruppo Unforgettable Duet” di Claudia Donadoni e Luca Guenna. I due artisti, da quando Luca Guenna ha scoperto di essere affetto dal Morbo di Parkinson, dedicano, quando è possibile, la loro attività concertistica, alla ricerca su questa malattia degenerativa.
Luca Guenna ha creato un Fondo denominato FONDO FAMIGLIA LUCA GUENNA A FAVORE DELLA RICERCA SUL PARKINSON presso la FONDAZIONE COMUNITARIA
DEL VARESOTTO. Le loro performances in occasione della mostra “Candidamente… in Arte” sono un altro splendido esempio di come i limiti e le difficoltà possano essere superate con l’impegno e la determinazione.
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