“L’ospite”, uno spettacolo che non invecchia mai
Venerdì 15 giugno sul palcoscenico dello spazio Madai di Gurone (piazza Baj 3, ore 21) in scena un pezzo di Argentina grazie a Fernando Santiago., tra tango, atmosfere latinoamericane e mate
Uno spettacolo “universale”, pronto ad essere riproposto in ogni parte del mondo, al di là o al di qua dell’Oceano. Venerdì 15 giugno alle 21 allo spazio Madai di Gurone (piazza Baj) sul palco tornerà Fernando Santiago, attore argentino che ripropone a distanza di sei anni dall’ultima volta lo spettacolo “L’ospite”, scritto con Gustavo Vallejos, nell’ambito della rassegna "Teatro senza frontiera" voluta e ideata dal Progetto Zattera.
Santiago è venuto a trovarci nella redazione di VareseNews. Un piacevole incontro per chi lo ha visto in scena varie volte ed ha avuto la fortuna e il privilegio di incontrarlo anche nella sua città natale, Bahia Blanca, a 700 chilometri da Buenos Aires. Mancava dall’Italia da molti anni: barba imbiancata, capello brizzolato, fisico un po’ appesantito, ma lo stesso sguardo magnetico e la stessa trascinante voglia di trasmettere l’amore per il teatro: «Lo spettacolo è un pretesto – esordisce Santiago -. Ogni volta di più tornare qui è un’occasione per rivedere dei cari amici, delle persone splendide con le quali amo passare il tempo. Noemi e Martin del progetto Zattera sono amici preziosi». “L’ospite” è stato messo in scena in Danimarca, Spagna, Argentina e Italia: «Innumerevoli volte – racconta l’attore -. Avrei forse dovuto segnarmele, ho perso il conto. È uno spettacolo sempre attuale, che non invecchia mai, a differenza dell’attore – ammicca Santiago –: è lì, nella valigia, sempre pronto. Pensate che quando Martin mi ha proposto di riportarlo in Italia dopo sei anni, negli stessi giorni mi hanno chiesto di metterlo in scena a Buenos Aires».
Santiago in scena porta pezzi della sua Argentina. Parla di un emigrante, costretto a lasciare il suo paese natale, ricordato attraverso pochi elementi chiave: il mate, il vino, una bambola. A fare da filo conduttore 5 poesie (4 argentine e una di Umberto Saba) a tracciare i temi di fondo ed una clessidra d’acqua che scandisce il trascorrere inesorabile del tempo. Sulla locandina campeggia una maglia da calcio dell’Argentina, tema immancabile per ogni figlio di quella terra. Si alternano ricordi e aneddoti, molti dei quali autobiografici (regia e drammaturgia sono di Gustavo Vallejos, che ha scritto il testo con la collaborazione dello stesso Santiago), con punte di ilarità e altre di commozione, come quando il protagonista racconta del padre morto da solo, lontano.
L’attore argentino ha trovato un’Italia ben diversa da quella lasciata sei anni fa: «La crisi non si vede per strada, ma si sente. Rispetto a quella vissuta dal mio paese nel 2001 è diverso: allora c’era la gente che non aveva da magiare e che dormiva per strada sui cartoni. Non era migliore o peggiore, era diversa. Ogni periodo ha le sue crisi, quella economica punge, ma fa più male quella mentale o esistenziale. “L’ospite” è stato scritto prima della crisi argentina, nel 2000: si è evoluto e adattato dopo le difficoltà ed ora calza a pennello in questo momento italiano». Santiago è da solo sul palco: «Provo a non sbagliare le parole – spiega ancora l’attore argentino -. Per me è una sfida importante, ma so che il pubblico italiano è generoso». Il suo legame con l’Italia è sempre vivo, un po’ per i tanti amici che ha nel Bel Paese, un perché in Argentina ha coltivato l’amore per il nostro Paese attraverso il teatro: «Ho portato su molti palcoscenici di Buenos Aires “Sacco e Vanzetti”, progetto durato un anno e mezzo: una storia commovente che mi ha toccato profondamente, anche perchè io interpretavo Vanzetti. Una bella coproduzione tra un gruppo di attori ed una cooperativa di operai che hanno perso il lavoro con la crisi del 2001».
L’appuntamento con un pezzo di Argentina, tra tango, mate e atmosfere latinoamericane è per venerdì 15 giugno allo spazio Madai di piazza Baj 3 a Gurone di Malnate. Ingresso ad offerta libera, a seguire buffet latinoamericano e dibattito.
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