La storia della scherma italiana racchiusa in uno “scrigno”
Sabato 16 viene inaugurato "Agorà", il centro di scienza e cultura voluto dalla Pro Patria Scherma e diretto dal maestro Toran. Una creazione unica in Italia
Gli imminenti Campionati Europei assoluti di Legnano e Castellanza non sono l’unica occasione per promuovere la scherma nel territorio che si estente tra il Varesotto e l’Altomilanese. Sabato 16 giugno (ore 11) infatti è anche la data prevista per l’inaugurazione di "Agorà", il centro nazionale di arte, scienza e cultura di questa disciplina sportiva voluto dalla Pro Patria Scherma, una delle più longeve società che operano in questo campo vista che è attiva da oltre 130 anni.
Al "battesimo" di Agorà sono previste le massime cariche federali a partire dal presidente Giorgio Scarso che sarà il primo visitatore a seguire il percorso proposto dal direttore scientifico del museo, il maestro Giancarlo Toran che è considerato il massimo esperto e cultore di questa materia.
Proprio la presenza di Toran e la volontà del consiglio direttivo della Pro Patria guidato dal presidente Cesare Vago sono stati i motori della fondazione di "Agorà": nella sede di via Galvani 2 (nei pressi dell’Accademia Andrea Felli) sono state allestite quattro sale nelle quali è stata ricreata la storia della scherma; dai trattati che la regolano ai duelli, dalle cronache ai racconti che ne parlano fino alla progressiva trasformazione in disciplina sportiva che ha dato enormi soddisfazioni all’Italia attraverso ai successi conquistati a Olimpiadi e Mondiali.
A Busto sarà anche esposta al pubblico la collezione di armi e accessori donata dal medico toscano Silvio Longhi che comprende centinaia di armi (fioretti, spade e sciabole) e di accessori d’epoca (maschere, piastroni, guanti…). È invece dedicato a Nedo Nadi l’archivio che comprende il lavoro di ricerca svolto in trent’anni di attività dal maestro Toran.
Sarebbe però sbagliato guardare ad Agorà solo come una sorta di "Arca di Noé" che conserva il passato della scherma, perché la sua adiacenza con l’accademia Felli (sede sportiva della società bustocca) permetterà anche di integrare la storia con il futuro e con la crescita di nuovi talenti.
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