Migliaia i varesini all’incontro col Papa
Levatacce e chilometri macinati dall'alba, ma visi contenti per i fedeli di casa nostra che hanno incontrato il Papa. "I protagonisti siete voi, perché con la cresima siete diventati a pieno titolo familiari di Dio"
Sono 70.000 le persone che questa mattina hanno riempito di colori e di festa lo stadio di San Siro, provenienti da tutte le zone pastorali della Diocesi di Milano, per accogliere e pregare con il Santo Padre.
“Sono convenuti qui così numerosi da ogni parte della nostra vasta Arcidiocesi – spiega nel saluto iniziale l’Arcivescovo Angelo Scola – perché sono desiderosi di imparare dalla viva voce della Santità Vostra il significato ed il valore del dono dello Spirito Santo che hanno appena ricevuto o stanno per ricevere. Nel loro entusiasmo contagioso vorremmo che ci fosse per Lei, Santità, sorriso, riposo e gioia”. Molte migliaia di essi provengono dalla provincia di Varese e sono partiti all’alba per raggiungere in tempo lo stadio milanese: «Siamo partiti da Casciago alle 7.30 con il pullman – spiega Giovanni Bonadeo che ha fatto la cresima il 22 aprile – Non ho potuto portare il mio padrino perché i posti erano limitati, e si poteva portare un solo accompagnatore: Io ho portato la mamma Katia. L’incontro con il Papa me lo immagino bellissimo, tutta questa gente è riunita dentro lo stadio per aspettare una persona importante, che è importante in tutto il mondo e non solo da noi.»
Il gruppo di Casciago è composto da un centinaio di persone accompagnate dai loro sacerdoti Don Marco e Don Norberto: si riconosce subito la provenienza dalla zona di Varese per via del colore della pettorina. E’ tradizione dell’incontro cresimandi a San Siro, indossare pettorine colorate a seconda dell’appartenenza alle diverse zone pastorali della Diocesi di Milano. Oltre alla pettorina quest’anno c’è un secondo segno distintivo, è la bandiera a forma di vela triangolare, che riporta la parrocchia di provenienza del gruppo. La bandiera è fatta a vela perché il tema di quest’anno è la barca di Pietro, barca che sarà poi anche riprodotta dalle splendide coreografie sul campo di calcio durante l’incontro di preghiera con il Papa.
Ma la festa di colori e bandiere è già all’esterno dello stadio e nelle vie circostanti, dove ordinatamente guidati dai volontari di Family 2012 e dagli stuart dello stadio, genitori, catechisti e ragazzi procedono a gruppi verso i tornelli del Meazza. Ci sono ragazzi che la cresima l’anno già ricevuta, come Giovanni appunto, ma anche altri come Sofia Terragra di Busto che la cresima la riceverà ad ottobre.
«Noi veniamo da Busto – spiega Pierluigi Mara, un genitore – siamo partiti con il pullman questa mattina alle 8.30».
Domenico Poggi, di Fagnano Olona accompagna Daniele, che ha ricevuto la cresima il 29 aprile. «Non mi immaginavo assolutamente di poter festeggiare la cresima di Daniele direttamente con il Papa. E’ una cosa stupenda che non capita tutti i giorni di avere il Papa a pochi passi da casa.» Daniele è attentissimo a quello che succede nello stadio e partecipa con lo sguardo alle coreografie di animazione che si svolgono nel campo.
«Noi ci siamo svegliati alle 6.45 questa mattina – racconta Daniele – e poi siamo partiti con tre pullman accompagnati da Don Armando. Se potessi dire qualcosa al Papa direttamente gli direi – grazie di tutto questo». E il grazie viene rivolto anche dal Papa stesso ai ragazzi, agli organizzatori, agli animatori e figuranti, più di mille che hanno curato e preparato ogni dettaglio di questo incontro.
«I protagonisti siete voi, perché con la cresima siete diventati a pieno titolo familiari di Dio – così Benedetto XVI ai ragazzi – Avete imparato a riconoscere nel vostro cammino i doni che lo Spirito vi ha dato. La fortezza, che permette di fare il bene anche quando costa. Non siate pigri, crescete e preparate il vostro futuro».
Il pontefice ricorda e ringrazia Don Samuele Marelli direttore della Fondazione Oratori Milanesi che insieme alla Cooperativa In Dialogo dell’Azione Cattolica Ambrosiana ha curato l’organizzazione e l’ideazione della mattinata. Al termine dell’incontro il Papa incontra uno ad uno i ragazzi disabili per cui era riservata un’area proprio alla destra del palco pontificio, e da ultimo riceve in dono una maglia neroazzurra con la scritta Benedetto e il numero 16 dal capitano dell’Inter Zanetti che lo saluta insieme con lo storico capitano del Milan Franco Baresi.
(a cura del lettore di Martino Incarbone)
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