Pisapia sulla terza pista: “ogni cosa a suo tempo”
Il sindaco di Milano non si sbilancia sul futuro dello scalo della brughiera a causa del delicato momento che sta attraversando SEA. “Ogni parola anticipata potrebbe creare grossi problemi”, precisa
Nel piano della costituzione di una “area metropolitana” ipotizzata dai sindaci Giuliano Pisapia, Edoardo Guenzani e Gigi Farioli nell’incontro organizzato da PD bustocco certo non si può sfuggire alla discussione sul futuro di Malpensa. «Non possiamo accettare che l’aeroporto sia gestito senza il territorio» dichiara fin da subito Farioli riferendosi al fatto che per la sua Busto passano tutte le auto e tutti i treni diretti allo scalo. Ma l’asticella del confronto però si alza ulteriormente quando Guenzani ricorda genericamente di «strutture importanti che stanno occupando gli spazi liberi e verdi del territorio» per poi precisare che, su Malpensa, «non possiamo pretendere che sia SEA a risolvere i problemi: i livelli decisionali devono essere politici e istituzionali».
Inevitabile è quindi il discutere del progetto della terza pista e Pisapia, che attraverso il Comune di Milano possiede la maggioranza di SEA, vuole giocare attivamente questa partita. «Noi potremmo tirarci fuori da questi problemi -spiega subito il Primo Cittadino di Milano- ma non lo facciamo perchè sono temi a cui teniamo moltissimo». Pisapia conosce i problemi dello scalo varesino, del fatto che ormai gli aeroporti lombardi «si fanno concorrenza tra loro» e che per far «marciare Malpensa dovrei chiudere Linate» ma quello che vorrà fare per il futuro ancora non si sa. «Ogni parola che viene anticipata potrebbe creare grossi problemi» perchè SEA è in una posizione delicata tra la collocazione in borsa, l’apertura a nuovi fondi di investimento, le inchieste della magistratura e l’impossibilità momentanea di revocare i vertici della società. Ma se parole precise sul futuro della terza pista non vengono pronunciate, tra le righe qualcosa filtra. «Milano non vuole rovinare luoghi così belli», dichiara Pisapia davanti ad alcuni militanti del comitato Viva Via Gaggio che gli hanno consegnato documenti e mappe sull’ampliamento di 4 milioni di metri quadri nel parco del Ticino dello scalo. «Non arriveremo anche questa volta troppo in ritardo» assicura il Sindaco invitando tutti ad aspettare e a fidarsi: «ogni cosa a suo tempo».
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