Porfidio risponde al sindaco Farioli

Il consigliere de "La voce della Città" chiede più chiarezza nella risposta del primo cittadino

Riceviamo e pubblichiamo

Ho letto che il sindaco Farioli ha dato la sua prima risposta alle “dieci domande” che gli ho pubblicamente espresso lunedì. Prima di proseguire oltre, meglio chiarire un semplice concetto. Io sono un uomo del popolo, e come la gente comune avrei bisogno di risposte più chiare e sintetiche, che vadano alla sostanza dei problemi. Oltretutto, avendo un’attività lavorativa al contrario di chi passa le sue giornate nelle stanze dei Palazzi della politica, non posso permettermi di perdere tutto questo tempo a leggere pagine e pagine di risposte per poi eventualmente fare le mie controdeduzioni. Se tutte le risposte sono come la prima, campa cavallo.
Perciò al sindaco glielo dico subito: cerchi di parlare come mangia, e di andare alla sostanza delle questioni. Pane al pane e vino al vino, se vuole parlare al popolo e non solo agli addetti ai lavori.
Ci risparmi i giri di parole, le premesse infinite e le prosopopee in politichese, tutti sprechi di frasi che sono buoni per confondere più che per chiarire, e ci faccia capire il “nocciolo” della questione. Poi se vorrà scrivere le sue “memorie” potrà farlo in separata sede.
Già che c’è, però, a proposito della vicenda Unione Italiana, il sindaco avrebbe potuto spiegarmi anche perché ha deciso di accettare l’offerta di consulenza gratuita di Gianfranco Librandi e invece ha rifiutato, senza nemmeno dare una risposta, quella che gli ha rivolto il sottoscritto, che sicuramente conosce i problemi di Busto Arsizio meglio di Librandi e di Unione Italiana, sui temi della sicurezza e del decoro urbano.
Busto Arsizio, 05.07.2012
Audio Porfidio
“La Voce della Città”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2012
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