Salta l’Area C, colpa di un garage
Il Consiglio di Stato spegne le telecamere della fascia milanese con ingresso a pagamento per le macchine. Era stata introdotta per disincentivare l'utilizzo delle auto nel centro
Il Consiglio di Stato spegne le telecamere dell’Area C, la fascia milanese con ingresso a pagamento. Il provvedimento dei giudici interviene relativamente ad un ricorso presentato da un’autorimessa del centro che si è ritenuta danneggiata dal provvedimento.
Area C
L’area C è stata introdotta dalla giunta Pisapia come provvedimento per disincentivare l’utilizzo dell’automobile nel centro della città e raccogliere risorse economiche da investire nei servizi di trasporto pubblico. È un intervento che si ispira alla Congestion Charge di Londra e, di fatto, costituiva un pedaggio di 5 euro per tutte le auto in accesso nella cerchia dei bastioni della città.
Il provvedimento, potenzialmente impopolare, è stato accolto molto positivamente da molti cittadini perché si è avvicinato molto alle richieste più volte avanzate negli anni di limitare il traffico automobilistico e rendere più vivibile la città.
TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SULL’AREA C
Le polemiche
A lamentarsi del calo di traffico sono stati in alcuni casi commercianti e i proprietari dei parcheggi in centro. Ed è proprio uno di questi, l’autorimessa Mediolanum, che ha presentato un ricorso per chiedere la sospensione del provvedimento in quanto danneggiata dall’introduzione dell’Area C e dal conseguente calo di traffico.
Il primo ricorso presentato dai titolari del parcheggio fu respinto dal Tar lo scorso maggio, ma la stessa richiesta presentata al Consiglio di Stato è stata invece accolta e verrà discussa dal Tar il prossimo ottobre. Nel frattempo, però, entra in azione l’immediata esecutività della sospensione dell’Area C.
«Un provvedimento che colpisce i milanesi»
L’Assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran si dice certo che l’Area C sarà confermata dall’udienza di merito e rivendica i risultati: «l’Area C in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Ha quindi avuto un innegabile impatto positivo per la qualità della vita di tutti. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un’aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi».
(La foto del parcheggio postata da un utente di Twitter)
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