Calabroni “scatenati”. Decine di chiamate ai vigili del fuoco
Sono giornate di lavoro intenso per gli operatori della provincia. Complici il caldo torrido e il richiamo della frutta che matura e che spinge questi insetti ad avvicinarsi anche alle abitazioni. Tanti gli interventi anche della Protezione Civile
Vigili del fuoco alle prese con vespe e calabroni che in queste calde giornate d’agosto sembrano prediligere ancora di più i dintorni di case e negozi per i loro insediamenti. Per le squadre della provincia quella degli ultimi giorni è una vera e propria emergenza: «Gli interventi in lista sono una quarantina e quelli che vengono eseguiti in giornata circa quindici – spiegano dalla stazione di Varese -. Un numero molto elevato se si considera che la media è di una o due uscite al giorno per rimozione degli imenotteri». Tantissimi anche gli interventi della Protezione Civile in tutta la provincia. Si tratta di un’invasione? Non proprio. La vicinanza di questi insetti fa preoccupare per la loro pericolosità ma, assicurano gli esperti, non siamo di fronte a un fenomeno anomalo.
«Gli spostamenti sono dovuti alla stagione e al caldo torrido estivo» spiega Adriano Martinoli, zoologo e professore di biogeografia alla facoltà di scienze dell’Università dell’Insubria. «I calabroni, così come le vespe, sono molto attivi in questo periodo anche perché sono attirati dai frutti, come ad esempio le pere o in ogni caso quelli che contengono molta acqua, che sono in maturazione. Spesso queste piante si trovano vicino alle case e portano gli imenotteri ad avvicinarsi ai luoghi abitati».
Non si tratterebbe, come specifica il docente, di un aumento di insetti in circolazione ma solo di un maggior movimento: «Sono semplicemente più visibili. È la ricerca di cibo che li porta a spostarsi dai loro nidi e a vagare. Quando arrivano i calabroni, che sono una specie dominante, gli altri insetti tendono a trasferirsi altrove comprese le vespe». Ma chiaramente non sono solo gli spostamenti a dover essere monitorati. Sottotetti, vani nei muri, cavità delle case sono tra i luoghi preferiti per la costruzione dei nidi: «Spesso ci si accorge della presenza dei calabroni quando ormai il nido è formato – aggiunge Martinoli -. Come le api anche gli imenotteri selvatici hanno una sorta di "regina" che sceglie dove fondare le proprie colonie e depone le uova. Da queste nasceranno le nuove "operaie" che incrementeranno lo sciame. A volte accade che scelgano proprio il muro di casa nostra».
Leggi anche – Calabroni e vespe, ecco come fare se sei assediato
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
gokusayan123 su Spaccio nei boschi, sindaci della Valcuvia in prima linea: “Introduciamo le zone rosse”
Sergio Falcier su Dalla banca della memoria alla radio dei giovani: Angera vuole "diventare meta turistica 12 mesi l’anno"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.