Il Giappone ricorda Nagasaki, Casciago spera per il kaki
A 67 anni dalla seconda bomba atomica il Giappone si ferma per ricordare. In provincia di Varese la piantina nata da un seme sopravvissuto alle radiazioni dà timidi segni di vita dopo l'atto vandalico
Il Giappone si ferma ancora per ricordare la seconda bomba atomica sganciata dagli americani alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Era il 9 agosto 1945, tre giorni dopo Hiroshima, dal bombardiere B-29 Superfortress Bockscar, comandato dal Maggiore Charles W. Sweeney, venne catapultata sulla tranquilla città portuale di Nagasaki la bomba Fat Man. Le stime parlano di circa 40.000 persone morte all’istante, con orrende conseguenze per migliaia di altre esposte alle radiazioni.
Anche in provincia di Varese si ricorda la bomba di Nagasaki. Per la precisione a Casciago, dove da un seme di una pianta sopravvissuta al bombardamento è nata una tradizione di pace, messo però in grave crisi dalla stupidità di qualche vandalo. I semi di quella pianta di kaki arrivarono dal Giappone, dal seme di un albero che è miracolosamente sopravvissuto alla bomba atomica del 1945: salvati e coccolati dal botanico Masayuki Ebinuma e dall’artista Tatsuo Miyajima, il kaki fu piantato nel 2000 davanti alla vecchia chiesa di san Giovanni nel quadro del progetto culturale “Kaki Tree Project” per iniziativa delle maestre e dell’associazione genitori della scuola primaria Manzoni di Morosolo. A 12 anni da quell’evento, celebrato ed esaltato da vari riconoscimenti locali e nazionali (dalla Regione Lombardia al libro di Serena Dandini fino ai continui contatti con il consolato giapponese), alcuni vandali hanno pensato bene di distruggere la pianta, colpendola senza pietà fino a distruggerla.
Sul sagrato della vecchia chiesa di san Giovanni, vicino ai rami ormai secchi spezzati dall’atto vandalico ci sono ancora i cartoncini arancioni con i messaggi degli alunni della scuola di Morosolo, alcuni dei quali hanno partecipato al picnic organizzato a fine luglio dalle maestre dell’istituto. A 67 anni dalla bomba atomica e a 12 dall’inizio della tradizione di pace del kaki di Casciago sono dei verdissimi nuovi rametti spuntati ai piedi del tronco ferito a dare speranza. Gli agronomi ci credono poco, ma la piantina che ha resistito alla bomba atomica può regalare un altro piccolo miracolo.
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