“Oltre un anno di studio e impegno buttato dalla finestra”
Marco Bussetti e Riccardo Ielmini sfogano tutta la propria delusione dopo che il Consiglio di Stato ha bloccato il concorso che li vedeva vincitori. A 24 ore dall'incarico
«Un anno buttato via. tante ore di studio, tempo sottratto alla famiglia, investimento economico e progetti di vita futuri. Mettete insieme tutto questo e buttatelo dalla finestra. Poi potrete capire come mi sento» Marco Bussetti è uno dei 406 candidati che aveva passato il concorso e si apprestava, domani ( giovedì 30 agosto), ad andare a Milano per firmare il nuovo incarico di dirigente: «Avevo indicato cinque istituti comprensivi in cui avrei voluto iniziare la mia carriera di preside. Ci speravo, proprio… invece…».
Marco Bussetti, insegnante di educazione fisica, da molti anni impegnato ormai negli uffici della direzione scolastica prima varesina e poi regionale, è deluso dagli sviluppi giuridici della vicenda: «Era un investimento di vita. Una naturale evoluzione della carriera. Il concorso è stato difficilissimo: 4 prove tra orali e scritti, con un programma vasto e complicato. Metteteci, inoltre, il fatto che il nostro cervello non è più come quello di un adolescente, per cui studiare, concentrarsi, immagazzinare informazioni ci è costato tantissimo. Ci credevamo tutti in una sentenza positiva. Invece il Consiglio di Stato ci ha spento ogni entusiasmo. Se dovessero invalidare tutto il concorso lombardo, non credo che avrei la forza per farne uno nuovo. Noi, vincitori, abbiamo dimostrato tutto il nostro valore. E invece….E tutto per una busta trasparente che non abbiamo nemmeno visto perchè era tutto sigillato in altre buste»
Sulla stessa barca anche Riccardo Ielmini, figlio dell’ex sindaco di Laveno, anche lui una vita spesa all’interno della scuola: « Ho iniziato come maestro e ora sono professore al liceo di Luino. A 39 anni potevo ottenere una promozione, conquistata con tanti sacrifici. Non è possibile.. Ho studiato tantissimo per arrivare vicino al traguardo e vedere tutto andare in fumo».
La decisione finale, in effetti, non è ancora stata presa dal Consiglio di Stato che ha semplicemente rigettato il ricorso di sospensiva presentato dalla direzione scolastica regionale e rinviato al 20 novembre per la decisione nel merito. Quindi, a novembre, potenzialmente il concorso potrà essere validato e i nuovi dirigenti nominati in una delle 500 scuole lombarde attualmente senza preside. In quel caso, però, paventano i sindacati, chi sarà tornato a fare il lavoro di docente dovrà abbandonare la cattedra con un nuovo, ennesimo, buco nell’organizzazione scolastica.
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