Per il Varese non c’è un “caso Ebagua”
Sul blog degli ultras però si parla di rottura insanabile: "È chiaro che la curva non vuole e Ebagua ed Ebagua non vuole il Varese. La società si regoli di conseguenza"
«Ebagua non è un caso». Lo dice la società Varese 1910 in una nota ufficiale diffusa dopo la contestazione della curva biancorossa (o di parte di essa) e il gesto poco sportivo dell’attaccante nigeriano rivolto verso gli ultras che lo insultavano. Nel merito, il presidente Antonio Rosati spiega che «il gesto di Ebagua è da condannare e nella opportune sedi prenderemo i giusti provvedimenti, ma mi sento di sostenere il ragazzo che ha reagito a cori ripetuti e discriminanti per lui e per la sua razza. Il Varese 1910 prenderà una multa per i cori». Il giocatore ci tiene a scusarsi con tutto il pubblico del Franco Ossola presente allo stadio, con tutta la città di Varese riconoscendo che il proprio gesto a mente fredda è stato sbagliato.
Rosati chiarisce la posizione della società biancorossa: «Ebagua è un patrimonio del Varese e come tale va tutelato da noi, in primis, ma anche da tutta la tifoseria biancorossa che deve sostenere i giocatori che in campo sudano per onorare la maglia – spiega il numero uno del Varese -. Tengo anche a precisare che la contestazione è arrivata solo dallo spicchio degli ultras della curva nord e che tutto il resto dello stadio si è immediatamente dissociato sostenendo e inneggiando Ebagua. Spero di non dover più assistere a tali episodi anche perché ritengo che in una situazione come questa non ci sia nessun vincitore ma ben tre sconfitti: i tifosi, Ebagua e lo sport».
Detto ciò, resta il fatto che la rottura tra parte della curva e il giocatore nigeriano sembra insanabile. Sul blog del tifo varesino, orgogliovaresino.blogspot.it, sono evidenziate le posizioni degli ultras che hanno messo in atto la contestazione: «Lo scontro che era ormai inevitabile tra la Curva ed Ebagua ha avuto il suo apice con i cori inequivocabili e la reazione del giocatore che finalmente hanno reso chiari i rapporti. Ebagua non vuole restare a Varese come la Curva Nord non vuole Ebagua. Ora il problema è da risolvere e la società dovrà tirare le somme e decidere come affrontare questo problema». Parole chiare che sanno di velata minaccia, spiegata attraverso una serie di episodi che secondo gli ultras hanno portato alla rottura, dalle dichiarazioni di due stagioni fa dopo la partita col Benevento fino al fallo a Grillo dopo 5’ dall’inizio del match contro il Torino dell’anno scorso, passando per la citazione di numerosi articoli di giornale (molti dei quali di VareseNews): «Ognuno tragga le sue conclusioni, la Curva intanto ha già deciso e per finire vorremmo che qualcuno ci faccia capire come mai Willy Osuji non ha mai ricevuto un coro contro, un’offesa, o cose del genere…», chiosa l’autore del blog del tifo ultras varesino. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Rosati, in diretta a Radio Sportiva nel primo pomeriggio di lunedì 13 agosto, ha assicurato che non si è mai lasciato nè si lascerà condizionare da tifosi e giocatori. Vedremo se la società resterà sulle proprie posizioni o se l’avrà vinta chi cerca la rottura.
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