Al via il progetto di “Assistenza post acuti”
Il Progetto APA entrerà in fase operativa dal prossimo mese di ottobre, anche a seguito di un incontro tra ASL, Aziende Ospedaliere ed enti gestori dei progetti sperimentali
Si è svolta martedì mattina, al Villaggio Amico di Gerenzano, la presentazione del ‘Progetto APA – Assistenza Post Acuti’. Sono intervenuti Giovanni Daverio – Direttore Generale ASL Varese, Ivano Campi – Sindaco di Gerenzano, Carlo Borghi – Assessore ai Servizi Sociali di Gerenzano e Claudio Cavaleri – Direttore Generale di Villaggio Amico. Il modello di Servizio Sanitario Regionale attuato in Lombardia si basa sulla valorizzazione della centralità del cittadino e della sua libertà di scelta. L’ASL svolge il ruolo di regia del sistema locale, teso alla crescita dei meccanismi di integrazione, coordinamento e comunicazione tra tutti i servizi sanitari e socio-sanitari del territorio, per dare risposte appropriate ed efficienti alle diverse tipologie di domanda.
“Con il Progetto APA la Regione Lombardia vuole sperimentare una nuova unità di offerta che, in una logica di continuità assistenziale, crea un collegamento tra ospedale e domicilio – ha dichiarato Giovanni Daverio – per un accompagnamento protetto di pazienti fragili, in particolare anziani e portatori di malattie croniche, e delle famiglie nella fase delicata che è quella successiva al ricovero ospedaliero ed alla stabilizzazione della malattia”.
Negli ultimi anni, il basso indice di natalità, il progressivo invecchiamento della popolazione, le rapide e profonde modifiche della struttura sociale, hanno aumentato le fasce “fragili” di popolazione e l’emergere di bisogni più articolati e complessi. “Si è quindi reso necessario il ripensamento della rete sociale e socio sanitaria – ha aggiunto Ivano Campi – per mettere al centro la persona e la famiglia, nella prospettiva di garantire, in un sistema territoriale integrato di servizi sociali e socio sanitari, una serie di interventi flessibili che le sostengano. E’ sempre più necessario, quindi, un approccio sinergico, multidisciplinare e dinamico nella direzione del “prendersi cura” con aspetti di prevenzione, educazione, assistenza, cura, riabilitazione e abilitazione”.
“Risulta determinante la possibilità che il cittadino venga adeguatamente informato e accompagnato in tutte le fasi del percorso, evitando vuoti assistenziali. E’ fondamentale l’integrazione di sistema tra i servizi della Sanità Pubblica e quelli di Assistenza. In questo ambito si inserisce Villaggio Amico – continua Claudio Cavaleri – una struttura di accoglienza sanitaria capace di assistere l’ammalato proveniente da una fase ospedaliera acuta e/o sub-acuta e non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio. La nostra ospitalità garantisce tutti quei servizi sanitari e para-sanitari, che per molti ambiti familiari e per varie ragioni, rappresentano una difficoltà insormontabile”.
Il Progetto APA entrerà in fase operativa dal prossimo mese di ottobre, anche a seguito di un incontro tra ASL, Aziende Ospedaliere ed enti gestori dei progetti sperimentali, nel corso del quale verranno definiti i criteri per l’inserimento dei pazienti.
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