Cardano al Campo diventa città
Il Presidente della Repubblica ha concesso il titolo onorifico al Comune di Cardano, per storia e per vivacità economica e sociale. La storia di un paese sulla collina che soprattutto negli ultimi vent'anni ha cambiato volto
Cardano al Campo diventa città: il Presidente della Repubblica ha firmato lo scorso 18 luglio il decreto che eleva il comune a città, un titolo onorifico che riconosce un po’ il ruolo e l’importanza sul territorio. «È un atto che ci riempie di gioia, riconosce una tradizione e anche quello che la popolazione di Cardano è stata capace di fare» dice la sindaca Laura Prati. Le motivazioni del titolo onorifico richiamano le origini lontane nel tempo (compresa una vasta necropoli protostorica, tale da ipotizzare un abitato antichissimo piuttosto esteso), i numerosi personaggi storici, la ricchezza degli edifici storici (religiosi soprattutto, ma anche civili), la vivacità economica e culturale. «Penso che sia stata riconosciuta anche la presenza di così tante associazioni sul territorio, la vita culturale e ricreativa, la scuola» sottolinea anche la presente del consiglio comunale Elena Mazzucchelli. Tra queste – impossibile citarle tutte – meritano un cenno la ultracentenaria Filarmonica (1877), la Ciclistica nata agli albori del fenomeno delle due ruote (1906), l’asilo Porraneo, la Casa del Popolo, le altre società sportive.
Per celebrare un paesaggio storico di solito si organizza almeno una celebrazione ufficiale. E se queste in diverse località (citiamo solo le vicine Somma Lombardo e Samarate) hanno dato il via a polemiche accese, se i tempi sono magri un po’ per tutti, l’amministrazione comunale promette che «faremo i festeggiamenti in modo sobrio».
La storia di Cardano ha visto cambiamenti grandi nel passato (nel 1951 aveva solo 5mila abitanti), ma anche negli ultimi vent’anni, sotto amministrazioni di diverso colore politico. La città di Cardano oggi conta 14542 abitanti, oltre 3mila in più di quanti ne aveva nel 1991: una crescita che – pur facendo i conti con la progressiva crisi della manifattura italiana – ha saputo trarre linfa vitale dallo svilppo di Malpensa, concentrandosi in particolare sui servizi (come la ricettività alberghiera). Una crescita che è stata anche urbanistica: saldati definitivamente i due nuclei di Cardano centro e Cuoricino (con nuovi complessi come quelli che circondano il "passaggio Cuoricino" e la via Alberto da Giussano), l’espansione ha portato alla nascita di nuovi quartieri come Cardano Sud – stretto intorno a piazza Falcone e Borsellino – o la zona di via Carreggia, in anni molto recenti il quartiere intorno alla nuova piazza Berlinguer Un pezzo di città si sta ricreando intorno all’asse della Statale 336 (interrata da inizio anni Novanta), con un progetto ancora in corso di realizzazione. E accanto alle nuove aree residenziali sono cresciute anche le dotazioni pubbliche, come l’asilo, l’area ricreativa, il complesso sportivo che comprende anche l’insolita struttura del pattinodromo, sede spesso di eventi di pattinaggio di livello nazionale o internazionale.
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