Centrosinistra all’attacco del sindaco

Crepe politiche nella maggioranza che governa la città? Sì secondo il gruppo di minoranza del centrosinistra lavenese che in una nota denuncia la situazione in consiglio comunale. Due le questioni che si leggono nella nota inviata alla stampa.
"Ci vediamo costretti a denunciare – si legge nel comunicato firmato per il gruppo consigliare Centrosinistra da Ercole Ielmini – nuovi comportamenti arroganti, illegittimi e politicamente scorretti della signora Graziella Giacon. Il 31 luglio scorso questo gruppo consigliare aveva presentato una mozione relativa ad una delibera di giunta dell’11 giugno scorso. Con questa delibera la giunta di centrodestra assicura i sigg. Salvemini, uno dei quali è coordinatore del PdL lavenese e attualmente componente del Consiglio di amministrazione della società Laveno Mombello srl di totale proprietà del Comune, che i loro terreni situati tra via S. Michele e via alla Torre saranno resi edificabili nell’ormai imminente PGT. E ciò per ottemperare ad un presunto obbligo di realizzare un passo carraio: peccato che un analogo tentativo sia già stato annullato da una sentenza del TAR nel 2005. Primo fatto grave e scandaloso. Ciò che è altrettanto grave è la decisione del Sindaco di non portare in discussione la mozione entro i 45 giorni dalla presentazione (cioè entro il 14 settembre) come obbliga l’articolo 34 del vigente Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale di Laveno Mombello».
«Non bastasse – continua Ielmini – , il sindaco, a fronte di una nostra interrogazione consigliare relativa ad una fattura di 900 euro pagata dal Comune per dei volantini mai stampati, ha deciso di risponderci con una lettera evitando di portare l’argomento in Consiglio».
«Infine, – termina la nota – nel consiglio comunale del 27 settembre in presenza di una nostra mozione, la signora Giacon si è rifiutata (perché a corto di argomenti) di rispondere in merito alle accuse non documentate da lei lanciate nei nostri confronti dalle pagine del giornale comunale
Cosa dire di questi comportamenti? Quale giudizio politico dare? Quanto meno che il sindaco e la sua giunta non rispettano nemmeno i regolamenti vigenti. E che, con evidenza, cercano di evitare le discussioni in consiglio perché temono di non saper rispondere alle nostre interrogazioni ai nostri interventi.
Sanno infatti che la loro amministrazione non è più compatta come è capitato in più occasioni. Alcuni consiglieri hanno già dimostrato di non voler più subire le decisioni del duo Giacon-DeBernardi. Nel Consiglio comunale di giugno infatti un documento della maggioranza degli iscritti al PdL di Laveno Mombello (nove su quindici) invitava i consiglieri e gli assessori del PdL a votare le mozioni presentate dal nostro gruppo. Insomma venivano contestati sia il vice sindaco De Bernardi, che gli assessori Quaggiotto e Bini e il coordinatore locale Salvemini.
Non è con i rumori delle feste estive che si può nascondere l’ormai evidente dissenso all’interno dell’amministrazione comunale di Centrodestra che è tenuta insieme solo dall’attaccamento alle poltrone e dal pericolo di tornare nell’anonimato».