Chiusure domenicali, il termine slitta
Il governo ticinese si offre come mediatore politico e annuncia che il termine del primo ottobre non è una data perentoria
Mentre i sindacati protestano e i titolari di Fox Town annunciano gravi ripercussioni sull’economia locale il Governo del Canton Ticino prende tempo. E oggi garantisce che il primo ottobre, giorno che dovrebbe dare il via alle chiusure domenicali, non è una data perentoria. In altre parole non è certo che da quel termine l’outlet dovrà abbassare le saracinesche nel week end. Questo perché per arrivare a un’imposizione definitiva si dovranno sbrigare delle pratiche amministrative che potrebbero richiedere più tempo. La data slitterà dunque per motivi burocratici. Ma il Consiglio di Stato semrba essere interessato a trovare un’altra soluzione. Si è infatti offerto come «mediatore politico fra le parti» con l’obiettivo «e nell’auspicio di rilanciare quel dialogo e quel consenso che a suo tempo avevano permesso il raggiungimento di un accordo che codificasse l’eccezionalità di realtà come il Fox Town di Mendrisio. Il Governo ha nel contempo ribadito la necessità di agire anche sul piano legislativo, sia a livello cantonale che federale».
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